Il Museo Archeologico Nazionale di Napoli – che ieri, nella domenica ad ingresso gratuito, ha totalizzato quasi otto mila visitatori – ha presentato attività e programmazione 2018 “Anno Europeo del Patrimonio”.
Spiega il direttore Giulierini: “Il 2018 vedrà il cambio di marcia nell’attenzione per gli allestimenti, il decoro e i cantieri di lavoro nel Palazzo. Comincia una nuova fase dopo la quale consegneremo alla città un museo con pochi pari in Italia e in Europa. Passeggiare tra le sale del Mann o godere dei suoi nuovi servizi sarà una esperienza unica e immersiva. Dimostreremo che tutela e valorizzazione sono la stessa cosa e che possono raggiungere standard qualitativi altissimi”.
Che il Mann sia “un museo che cresce” come dice lo slogan scelto dal direttore , lo raccontano i dati: dal luglio 2016 al dicembre 2017 l’area espositiva aperta al pubblico è aumentata circa del 60%. Nel gennaio 2016, inoltre, tutti i giardini storici interni al museo erano chiusi al pubblico. Oggi, è fruibile il 70% dell’area totale. Per le festività pasquali, con l’esposizione di un nucleo di armi gladiatorie recentemente rientrate da mostre in America, partirà il nuovo progetto “Alla scoperta dei tesori del Mann” che con una cadenza legata alle stagioni, porterà all’attenzione del pubblico pezzi restaurati, poco esposti, provenienti da mostre internazionali o dagli straordinari. Nella settimana che precede la Pasqua tornerà il festival “Muse al Museo” alla seconda edizione. Per quanto riguarda i cantieri, il primo riguarda il riallestimento delle aree museali al piano terra, ala occidentale; l’ultimazione della ristrutturazione del Braccio Nuovo; le coperture, per un valore totale di quasi sedici milioni di euro. Il secondo nucleo di lavori strutturali è finanziato con Fondi Sviluppo e Coesione 2014-2020 per un valore totale di venti milioni di euro. Infine, terzo cantiere è quello del progetto delle opere di efficientamento energetico con Programma Operativo Complementare di azione e coesione al Pon Cultura e Sviluppo 2014-2020, finanziato per un valore di oltre tre milioni di euro.
E’ stato lanciato l’hashtag #MANNATWORK e una campagna social per informare tutti i visitatori delle trasformazioni del museo e dei nuovi servizi. Presentanti anche cinque progetti “Il museo accessibile”, coordinatore scientifico il professor Ludovico Solima dell’Università della Campania. Sul fronte internazionale, il Mann è da sempre il principale prestatore di opere archeologiche. Il direttore Paolo Giulierini ha ricordato anche le attività legate al sociale come il progetto educativo “Scopri Napoli dal Museo”, con il Comune di Napoli, che coinvolge settecento minori; inoltre il museo sostiene con forniture le associazioni che assistono i senza fissa dimora.
Articolo pubblicato il giorno 5 Febbraio 2018 - 17:39