Leggo e apprendo con grande stupore le parole di Piero De Luca che da un lato definisce “Salerno capitale dell’accoglienza” e al contempo auspica più forze dell’ordine per affrontare un’emergenza tutt’altro che risolta. Eppure nel programma del Pd non c’è alcuna traccia, 10mila nuove assunzioni nelle forze dell’ordine sono previste invece nel programma del M5S. In questi anni abbiamo imparato a conoscere le grandi capacità politiche del figlio del governatore. Prima ha fallito come promotore salernitano del referendum contribuendo ad affossare Renzi e il PD, poi ha provato a risolvere il drammatico problema delle fonderie Pisano, mortificando ulteriormente chi vive gravi problemi di salute, senza cavare un ragno dal buco. Sull’immigrazione il Pd e i suoi esponenti hanno perpetrato un totale fallimento, basti ricordare lo scorso mese di novembre, proprio al porto di Salerno, l’arrivo dei 26 corpi senza vita, chiusi in sacchi neri, un momento di shock assoluto per la nostra comunità. Uno dei pessimi risultati della cosiddetta cura ‘Minniti’, un vero e proprio flop – attacca Tofalo – perché ha “donato” soldi a scafisti e criminali, travestiti all’occorrenza da marinai, senza risolvere il problema e anzi facendolo mutare in modalità più tragiche”. Come premio proprio a Minniti è stato regalato da papà Vincenzo un collegio nel Salernitano. Forse sarebbe più corretto dire che l’operazione rientra in uno scambio di favori con Renzi che ha concesso la candidatura di De Luca jr in un listino bloccato a Caserta? La cosa certa è che c’è chi paga gli scafisti della morte, c’è chi lucra sull’immigrazione, mai dimenticare “Mafia Capitale”, c’è chi regala seggi in Parlamento in cambio di un posto in paradiso per il figlio e alla fine dobbiamo apprendere dalle parole di un nominato che siamo un modello per il paese.
Articolo pubblicato il giorno 8 Febbraio 2018 - 14:20