Napoli. “Liberate i napoletani in Messico”: i tifosi della curva A del Napoli hanno esposto lo striscione di solidarietà per i tre napoletani di cui non si hanno più notizie dal 31 gennaio scorso. In curva A allo stadio San Paolo, durante il match di campionato tra Napoli e Spal è comparsa la scritta che ricorda la storia di Raffaele e Antonio Russo e Vincenzo Cimmino. Ieri sera nel quartiere dove vivono i familiari degli scomparsi si è svolta una fiaccolata di solidarietà: “Aiutateci a rivederli presto, non consentite che su questo caso cali l’oblio”, è l’appello ribadito alle istituzioni italiane. I tre si trovavano nella zona di Tecaltitlan, nello Stato di Jalisco, area a rischio per la forte presenza di criminalità. La famiglia ha precisato di non aver ricevuto “nessuna richiesta di riscatto”. Russo era da tempo nel Paese centroamericano, dove faceva il venditore ambulante. Antonio e Vincenzo, invece, erano arrivati soltanto cinque giorni prima della sparizione, anche loro per lavorare. I familiari sono in contatto con la Farnesina, ma con il trascorrere dei giorni crescono i timori sulla sorte dei tre. Sui social, gli amici stanno attuando una massiccia campagna di appelli affinchè le autorità messicane siano sollecitate a indagare a fondo sul caso per offrire risposte. L’ultima traccia degli scomparsi è un messaggio audio inviato da Antonio Russo al fratello in Italia, in cui racconta che lui e Cimmino sono stati fermati dalla polizia locale e invitati a seguire gli agenti in commissariato. Poi, i tre sono spariti nel nulla.
Articolo pubblicato il giorno 18 Febbraio 2018 - 17:14