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L’hotel abbandonato era diventata la prima “Crack House” della Campania: sgominato il clan degli Africani

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L’hotel abbandonato era diventata la prima “Crack House” della Campania dove i clienti acquistavano e consumavano  la sostanza stupefacente. L’ingente traffico di eroina e cocaina è stato scoperto  dai carabinieri di Grazzanise che hanno dato esecuzione al decreto di fermo di indiziato di delitto emesso da questa Procura nei confronti di 7 cittadini extracomunitari gravemente indiziati, a vario titolo, di numerose condotte di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti del tipo cocaina ed eroina. Il provvedimento pre-cautelare, eseguito dai militari del predetto Reparto, costituisce l’esito di una tempestiva quanto rapida attività investigativa, diretta dalla Procura e condotta dalla Stazione Carabinieri di Grazzanise, dal mese di ottobre del 2017 ad oggi, essendo stato riscontrato un allarmante fenomeno di spaccio di sostanze stupefacenti all’interno di alcuni immobili abbandonati (Ira cui il noto ex Hotel Zagarella/Boomerang) siti nel Comune di Castel Volturno. Tali edifici rappresentano una delle poche realtà presenti sul territorio nazionale, denominate “crack housé”e si può procedere sia all’acquisto che alla consumazione della sostanza nel medesimo luogo. Le indagini sono state condotte attraverso intercettazioni telefoniche, escussioni di persone informate sui fatti per poi arricchirsi di ulteriori elementi indizianti, tra cui le immagini riprese mediante una telecamera appositamente installata nei pressi dell’Hotel Zagarella. In tal modo si è giunti ad accertare l’identità dei 7 soggetti, di seguito indicati, a carico dei quali è stato raccolto un grave quadro indiziario in ordine alla realizzazione di molteplici episodi di cessione di sostanze stupefacenti nei confronti di acquirenti provenienti dalla provincia di Casetta e dal basso Lazio. In particolare, i contenuti delle conversazioni captate, che avvenivano attraverso un linguaggio criptico decodificato dai Carabinieri della Stazione di Grazzanise (le sostanze stupefacenti veniva indicate facendo ricorso ai termini “roba “, “quella bella “, “quella brutta “, “quella chiara “, “quella scura”, “coca”, “pezzi”, “cibo”, “scarpe”, “borse”}, hanno consentito di appurare e fotografare le modalità con cui gli indagati realizzavano l’illecita attività.
Nel corso dell’attività d’indagine è altresì emerso che, uno degli indagati, in concorso con altro soggetto al momento non identificato, dopo aver ceduto ad un acquirente all’interno dell’Hotel Zagarella, della sostanza stupefacente del tipo eroina, ne provocava la morte che avveniva a seguito dell’assunzione della sostanza ceduta.
Contestualmente all’esecuzione del decreto di fermo sono stati sottoposti a sequestro preventivo d’urgenza gli immobili abusivamente occupati dagli indagati ed individuati quali luoghi destinati all’attività di spaccio di sostanze stupefacenti e si è altresì proceduto allo sgombero degli stessi e delle persone ivi presenti. In data odierna il locale ufficio G.I.P, in sede di convalida, condividendo in toto l’impianto accusatorio avanzato da quest’Ufficio, in relazione sia ai gravi indizi di colpevolezza che al concreto pericolo di fuga degli indagati, ha disposto per i sette indagati sottoposti al fermo la custodia cautelare in carcere.

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  • Elenco delle persone arrestate
    1. KASSE Mbagnik alias “TAFA”, nato in Senegal (cl’66);
    2. NWADIOGBU Emeka Vìctor alias “CHUKS O CIUS”, nato in Nigeria (ci’76);
    3. FUTA Ismaila, nato in Ghana (cl’67);
    4. MARKSON Ifennata alias “GIULIO”, nato in Nigeria (cl’60);
    5. KILIMA Stephen alias “STEVE”, nato in Liberia (cl’65);
    6. IHAZA Anthony Oboye alias “TONY, nato in Nigeria (cl’70);
    7. IDI Ibrahim, nato in Ghana (cl’79).

Articolo pubblicato il giorno 23 Febbraio 2018 - 11:59

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