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La nuova faida di Miano per il controllo delle 15 piazze di spaccio lasciate dai Lo Russo

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La nuova faida di Miano ha come obiettivo il totale controllo del rione per la gestione delle ben 15 piazze di sostanze stupefacenti, di piccola e media entità gestite dai reduci del clan Lo Russo. Quindici piccoli supermercati ambulanti dove i consumatori di droga trovano tutto: dall’hashish, alla cocaina, al crack, all’eroina. Un business raccontato nei particolari dall’ex boss pentito Carlo Lo Russo e che il mese scorso ha portato all’arresto di ben 44  tra gestori delle piazze di spaccio a semplici pusher. Un altro piccolo esercito della camorra di Miano portato in carcere. E’ da qìallora che è scoppiata di nuovo la guerra per il controllo. Con quelli che erano considerati i capipiazza in carcere si sono fatti avanti nuovi e vecchi personaggi che avevano sempre gravitato attorno alla galassia dei “capitoni” e gli scontri si sono fatti cruenti soprattutto perché dietro c’è la regia del clan Licciardi. Il clan della Masseria Cardone da sempre aveva le mira sulle piazze di Miano e tra l’altro ha sempre voluto vendicarsi nei confronti dei Lo Russo che avevano finanziato la rivolta dei Sacco-Bocchetti di san Pietro a Patierno contro i Licciardi appunto. E ora che il campo è libero, nonostante la presenza di altri familiari dei Lo Russo, che sembrano stare al loro posto senza delinquere, e di altri affiliati è partita l’operazione conquista del rione. Con i nappello, e con i ferrara-Stabile di Chiaiano che non hanno intenzione di intromettersi, anzi ne possono trarre solo giovamento mettendosi sotto l’ala protettiva della Masseria Cardone, vi sono da eliminare quelli della vecchia gaurdia come Biagio Palumbo e Antonio Mele che rappresnetavano un ostacolo a questo disegno criminale. E allora ecco che con la complicità di giovani leve desiderose di affermarsi e di prendere il controllo delle piazze di spaccio. Gli investigatori stanno seguendo una pista in particolare, riportata anche da Il Roma, secondo la quale ci sarebbe stata una scissione nel gruppo dei Nappello con il gruppo dei Balzano che avrebbe dichiarato guerra totale ai vecchi del clan Lo Russo. Di uno dei componenti di questo gruppo si parla a lungo nelle circa mille pagine dell’ordinanza di custodia cautelare firmate a dicembre dal gip Francesca Ferri. Uno dei Balzano infatti era in servizio sulla piazza di marijuana nelle Palazzine di Mussolini, e in quella del Rione San Tommaso di Vico Valente, gestita da Annunziata Gianluca e Peluso Alessio (entrambi arrestati nel blitz e componenti del gruppo di fuoco dei Nappello). Lo stesso personaggio era stato fermato dalle forze dell’ordine in Vico Valente in compagnia di Gianluca Annunziata, Salvatore Scarpellini, Giuseppe Carrano, Luigi Mango (coganto di Nappello) Vincenzo Carrino e  Alessio Peluso. Lo stesso personaggio come si legge nell’ordinanza da un’intercettazione ambientale sull’auto di Antonio Sannino che spiega a Davide Davide (i due gestori della piazza di cocaina e “sotto o’ ponte” pure loro arrestati nel blitz) come il gruppo con le stesse persone aveva tentato un imboscata “dietro alla 25” ai danni di Walter Mallo. Si era nel fabberaio del 2016 in pieno scontro tra i Lo Russo e i seguaci di Mallo prima del suo ferimento e prima degli arresti.

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Antonio Sannino: Uà, dicono proprio le scemità la gente! Luigi (N.d.R. CUTARELLI) è andato con il Liberty a sparare dietro alla 25! (N.d.R. complesso formato dagli isolati 56-57-58-59 del Don Guanella, covo di MALLO Walter) Non è vero! Io li ho visti proprio io che passarono… stavano sopra ai trecento, dai!
DAVIDE Davide Quella cosa… dell’altro ieri? Ieri?
Antonio Sannino: Eh
DAVIDE Davide: E non sono andati con la macchina?
Antonio Sannino: No, con due motorini! Tre e tre! …(incomprensibile)…
DAVIDE Davide: Con i trecento, come stavano?
Antonio Sannino: Gianluca, Alessio, Matteo, Luigi faccia bianca (N.d.R. intende rispettivamente ANNUNZIATA Gianluca, PELUSO Alessio, …omissis…, MANGO Luigi), o’ Ninja…
DAVIDE Davide: (N.d.R. fischietta) …(incomprensibile)…
Antonio Sannino: Il Monello (…omissis…), dai, devo sentire il Monello che parlava!
DAVIDE Davide: O’ Monello?
Antonio Sannino: Dopo a casa faceva: “Mannaccia, siamo stati quasi un’ora nascosti lì dietro!” (N.d.R. ride)
DAVIDE Davide: Dove sono stati nascosti! (N.d.R. in tono di scherno) Se tu vedi, da quando è successo sto fatto, o’ frat, come ti dissi io ieri, si mettevano… oggi li avevano acchiapati per esempio!
Antonio Sannino : mhm
DAVIDE Davide: Due di loro qua… due di loro là e due di loro…
Antonio Sannino : mhm


Articolo pubblicato il giorno 10 Febbraio 2018 - 14:33

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