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Angri. “Ho scelto la strada del silenzio per vedere fino a che punto il regista di questo film fosse capace di confondere i giornalisti seri e l’opinione pubblica; in questa vicenda, sono stato vittima di un raggiro da parte di pericolosi delinquenti finalizzato a porre in essere un tentativo di affossamento politico e mediatico di uno degli amministratori più cristallini e di indubbia integrità morale del nostro panorama nazionale; altrettanto vergognoso è il parallelismo mediatico che tenta di accostare l’inchiesta Sma alla vicenda che mi coinvolge”. Lo scrive Francesco Igor Colletta, il consulente del lavoro di Angri che partecipò con l’ex assessore salernitano e suo amico Roberto De Luca, all’incontro con il falso imprenditore Nunzio Perrella, ‘infiltrato’ di Fanpage.it. Colletta e De Luca sono stati iscritti nel registro degli indagati dai magistrati della procura di Napoli con l’accusa di corruzione. Il commercialista ha diffuso una dichiarazione attraverso il suo difensore, avvocato Michele Avino, nella quale di difende: “Emergerà, in modo incontrovertibile – dice Colletta- , che il mio intervento era finalizzato esclusivamente ad offrire le mie competenze professionali ad una società che si presentava all’interlocutore come una realtà d’eccellenza nella gestione dei rifiuti. Lo stesso De Luca veniva interpellato nella sua sola e precipua qualità di libero professionista. L’incontro con Roberto De Luca mi veniva sollecitato dall’Ingegnere Giancarlo Adami, con il quale ho rapporti professionali; quest’ultimo mi presentava il sedicente Signor Paolo Varotto (in realtà Perrella col quale non ho mai avuto alcun tipo di rapporto), responsabile Commerciale della PUNTO RICICLO srl, il quale sommariamente mi esponeva un progetto innovativo nel campo dello smaltimento dei rifiuti”. “Nel corso dell’incontro – afferma Colletta – si è parlato anche del mio incarico professionale e delle mie competenze professionali. All’incontro presso lo Studio Professionale del Dottor Roberto De Luca il sedicente Paolo Varotto illustrava la documentazione dell’azienda Punto Riciclo srl ed esponeva le procedure innovative per il trattamento dei rifiuti grazie al cosiddetto sistema di separazione e di stoccaggio. In nessuno dei due incontri con il Varotto si è parlato di partecipazione a gare, ma solo ed esclusivamente di progetti innovativi da valutare e verificare in via sperimentale”. “E’ mio primario interesse – conclude il commercialista – che i magistrati titolari dell’inchiesta, cui va il mio massimo tributo, superato il polverone mediatico provocato da una sottile ed orientata regia politico-criminale, consegnino al cittadino Francesco Igor Colletta ed a tutti i cittadini una verità giudiziaria che sia lo specchio della verità dei fatti, fatti che mi vedono totalmente estraneo a condotte illecite. Forte della consapevolezza della liceità e della trasparenza della mia condotta professionale che passa anche attraverso la mia storia personale di carabiniere, ho già manifestato alla Magistratura la mia operosa disponibilità affinchè ogni aspetto della vicenda venga chiarito”.
Articolo pubblicato il giorno 20 Febbraio 2018 - 21:59