E’ arrivata la relazione del comando provinciale dei vigili del fuoco che da un’ulteriore conferma della natura dolosa del doppio incendio che ha interessato, nella notte tra domenica e lunedì, l’ospedale “Rummo” di Benevento. Nei locali dove è scoppiato l’incendio non sono stati trovati cavi elettrici che avrebbero potuto innescare un corto circuito. I due locali erano di facile accesso. Infatti le porte non erano chiuse a chiave. Ora si cerca di capire il movente che abbia potuto spingere qualcuno ad appiccare le fiamme con il rischio che un raid incendiario potesse trasformarsi in una vera e propria tragedia. Gli agenti della squadra mobile si stanno concentrando sull’attività dell’azienda ospedaliera, partendo dall’appalto alla ditta che stava eseguendo i lavori di riqualificazione alle imprese che tutti i giorni prestano il proprio contributo alla struttura. Gli inquirenti stanno concentrando l’attenzione su tutti i vari appalti espletati o da rinnovare per capire se c’è qualcosa che possa aver scatenato una reazione. La convinzione è che chi abbia appiccato il fuoco abbia agito con l’intenzione di intimidire qualcuno. Al vaglio degli inquirenti ci sono le immagini delle telecamere di videosorveglianza. Intanto si lavora per rendere agibili i locali interessanti.
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