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Incapace di intendere e volere: prosciolto l’ex reggente della Vicaria

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E’ uscito defintivamente dal processo perché incapace  di intendere e di volere nonostate più di un pentito nel corso degli anni lo abbia accusato di essere un “mago della simulazione” ma soprattutto unio dei più abili narcotrafficanti al servizio del clan Giuliano di Forcella sul finire degli anni Novanta. Antonio mazziotti dopo 11 anni dal suo arresto esce definitivamente dall’inchiesta Piazza Pulita che nel 2007 porto incarcere circa duecento persone tra i clan Giuliano e Mazzarella per il traffico di droga e le estorsioni che si consumavano  Forcella, alla Maddalena e a Piazza Mercato. In carcere finitono i vertici di tutte le famiglie mavitose che orbitavano attorno ai due clan compresi Maranna Giuliano, figlia di Luigi ‘o re che nel frattempo era diventato pentito. Ma anche i congiunti di Genny a’ carogna e tanti altri e tra questi anche Antonio Mazziotti, considerato all’epoca il reggente della Vicaria. E ora a 11 anni di sistanza, come ricorda Il Roma, grazie alle battaglie dei suoi avvocati Antonio Abet e Francesco De Pasquale,  si è  riusciti a dimo­strare l’infermità mentale di Mazziotti. Già nel primo procedimento una perizia di parte aveva confer­mato che l’imputato non era capace di intendere e vole­re e che durante la pregressa esperienza carceraria le sue condizioni psichiche erano sì parzialmente migliorate, ma solo per via dei trattamenti medici ai quali era stato sottoposto. In quella circostanza Mazziotti riuscì dunque a ottenere lo stralcio del procedimento. .


Articolo pubblicato il giorno 3 Febbraio 2018 - 17:03

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