Tra i più pericolosi rapinatori seriali del vesuviano ricade nel suo “vizio” preferito: la rapina a mano armata. Anni ed anni di carcere ma non sono serviti a Francesco Balzano alias Ciccio u’ pazz, a cambiare “mestiere”. Era considerato il terrore delle farmacie dell’area boschese ed ora la sua passione si sposta su altri obiettivi. Da poco ritornato in libertà ma subito è diventato il più pericoloso del circondario vesuviano. Qualche mese fa era stato inseguito dai carabinieri a colpi di pistola perché aveva cercato di investirli ad un posto di blocco per evitare di essere fermato. Ed ora è nuovamente sotto processo per rapina. Questa volta il suo bersaglio preferito non sono più le farmacie o i negozi ma una povera vittima, inerme, ma con soldi nella borsa e quindi ritenuta la giusta preda. Sul finire di novembre, il Balzano si era avvicinato all’anziana donna con un complice, in pieno pomeriggio, a Terzigno per scipparle la borsa. Soltanto le urla della figlia della vittima, che l’accompagnava, aveva fatto scappare i due malviventi. Nel frattempo, la vittima era stata violentemente trascinata per diversi metri. A seguito di un’intensa attività d’indagini, i carabinieri di Terzigno sono risaliti al pregiudicato. Dalle immagini dei fotogrammi, in via Avini, i militari erano risaliti alla targa della moto ed al casco, riconosciuto dalla vittima. Decisiva per l’incriminazione di “rapina aggravata e lesioni” è stata, inoltre, la collaborazione resa da alcuni testimoni presenti al momento della rapina che aveva descritto i tratti fisionomici “barba curata, corpo robusto e tarchiato, volto bruttissimo da vero criminale”. Il complice della rapina non è stato ancora identificato ma gli inquirenti contano di individuarlo in tempi brevi. All’udienza tenutasi oggi dinanzi al Gip di Nola, il Balzano si è avvalso della facoltà di non rispondere.
Il giudice, accogliendo le richieste del suo avvocato di fiducia Gennaro De Gennaro, gli ha concesso gli arresti domiciliari nonostante la caratura criminale del Balzano considerata di primissimo livello, perché ritenuto dagli inquirenti figura socialmente pericolosa che poteva reiterare altre analoghe condotte ed infatti, oltre questo episodio, il malvivente risulta indagato per altre rapine che si sono verificate nell’ultimo periodo nel comune di Terzigno e di Scafati.
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