Il clan Elia del Pallonetto di Santa Lucia era in società con i Di Biasi e aveva progettato di uccidere Raffaele Scala, autore del clamoroso omicidio del 1999 dell’allora boss dei Quartieri Spagnoli, Domenico Russo detto Minì de cani. (Scala da alcuni anni è un collaboratore di giustizia ndr). Lo ha riferito ai magistrati della Dda il pentito dei “Faiano”, Vincenzo Gallozzi. le sue dichiarazioni sono contenute nelle 157 pagine dell’ordinanza di custodia cautelare firmate dal gip Giuliana Pollio e che la scorsa settimana ha dato un ulteriore colpo alla famiglia del pallonetto e ad altri gruppi dei Quartieri Spagnoli che gestivano il traffico di droga, Ventisei indagati di cui molti finiti in carcere e tra questi anche Angela Farelli a’ brioches, Maria D’Amico e’ fraulella, Adriana Bianchi moglie del boss Renato Elia. E proprio parlando del traffico di droga di Adriana Bianchi che il pentito Gallozzi ha raccontato dei rapporti tra gli Elia e i Faiano;”… La zona degli ELIA è la zona cosiddetta bassa del Pallonetto di S. Lucia. Ho avuto rapporti con loro in quanto mio cugino ESPOSITO Antonio detto O’ PALLINO è un loro fornitore di cocaina Nel periodo della tregua tra i DI BIASI e i LEPRE-ELIA si decise che la mia piazza di spaccio venisse affidata a mio cugino nel senso che era lui ad effettuare le forniture insieme al clan ELIA-MAURO… Il clan ELIA era alleato del clan MISSO e questi ultimi avevano lì quale loro referente ECONOMICO Antonio. Del clan ELIA ho personalmente conosciuto: ELIA Renato insieme alla moglie BIANCHI Adriana, cugina di mio cugino ESPOSITO Antonio, mi ha più volte rifornito di cocaina. Mio cugino nel 2004 mi ha detto che ELIA Renato ha una quota del 50% nel garage che si trova a S. Lucia nei pressi del Bar Calane. Sempre nel 2004, in diverse occasioni, ho visto ELIA Renato insieme a SORRIENTO Giuseppe, un parente dei DI BIASI trafficante di cocaina che, tra gli altri, riforniva lo stesso ELIA Renato. E poi ancora ELIA Lucio, ELIA Antonio detto O’ CAPOCCHIA ed O’ MOCILLO, trattasi dei fratelli di ELIA Renato. Li ho più volte visti nel corso delle riunioni che in presenza di ECONOMICO Antonio i DI BIASI tenevano con gli ELIA. Nel corso di queste riunioni si discuteva della gestione delle piazze di spaccio della zona. Ricordo inoltre che nel corso di un incontro con mio cugino, che nell’occasione accompagnavo, ed alla quale era presente anche MAURO Cicciariello, gli ELIA progettarono di uccidere SCALA Raffaele nel corso di una riunione che si doveva tenere con i MISSO per discutere le quote spettanti ai RUSSO e ai DI BIASI. In quel periodo i proventi venivano tra loro ripartiti al 50%. lo riferii a SCALA Raffaele quanto avevo sentito e cosi lui non si recò nella Sanità a quella riunione. – PUGLIESE Mario e PUGLIESE Ciro. Sono affiliati che ho personalmente conosciuto nelle occasioni in cui partecipavo alle riunioni e perché loro nel 2004 rifornivano per conto degli ELIA la mia piazza di spaccio nel periodo in cui fu affidata a nùo cugino ESPOSITO Antonio. – PUGLIESE detto O’ JOE: trattasi del padre di Pugliese Mario, Pugliese Ciro e Pugliese Bruno. L’ho sempre visto nel Pallonetto nel corso degli incontri che avevo con gli ELIA. So che si occupava di estorsioni perché era stesso lui a parlarne quando ci incontravamo. Al di là di questi incontri non ho avuto con lui altri rapporti. NOCERINO Arnaldo: ho avuto con lui rapporti nei primi anni 2000 in quanto mi riforniva di cocaina mentre io ho gli ho fatto acquistare armi da De Magistris Ciro. Poi Nocerino, per il tentato omicidio di MAZZARELLA Franco figlio di CIRO, fu arrestato insieme a TOTORE A ZUPP ARELLA ed a SCE’ SCE’. L’ho, dunque, rivisto nel 2006 perché ha effettuato forniture di cocaina a SAPORITO Ciro e perché è venuto più volte sui quartieri spagnoli per incontrare DI BIASI Mario. A queste discussioni io, però, non ero presente”.
Articolo pubblicato il giorno 5 Febbraio 2018 - 10:05