#VERITA' PER ANGELO VASSALLO
Gif_Masthead_970x250px_Cronacamp_prevenzione
#VERITA' PER ANGELO VASSALLO
ULTIMO AGGIORNAMENTO : 21 Novembre 2024 - 19:19
13.7 C
Napoli
Gif_Masthead_970x250px_Cronacamp_prevenzione

Il ‘miracolo’ c’è stato: si è ripreso il baby calciatore colpito dalla pallottola vagante

SULLO STESSO ARGOMENTO

Il regalo di compleanno lo ha fatto lui alla famiglia e a quanti aspettavano la notizia. Da alcuni giorni Luigi Pellegrino, il baby calciatore di Parete in coma da due mesi perché colpito da una pallottola vagante alla vigilia di Natale, comincia a bisbigliare qualcosa alla mamma. Ha compiuto 15 anni il 17 febbraio e la sua bacheca facebook si è riempita di messaggi di auguri e di incoraggiamento. La sua ripresa e il suo ritorno alla vita normale procede a piccoli passi grazie anche al lavoro degli esperti del centro Maugeri di Telese. “Luigi sta bene-ha raccontato la zia Angela al quotidiano Il Mattino-bisogna aspettare ancora un po’ per la riabilitazione completa, ma Dio ci ha concesso questa grazia”. La sua eccezionale ripresa ha sconvolto positivamente non solo i suoi familiari che hanno vissuto mesi di angoscia e sconforto per la sua sorte, ma anche tra i medici che stanno assistendo il ragazzino che si recano continuamente nella sua stanza per scherzare con lui. E Luigi risponde e sorride con loro. Il ragazzino era arrivato il primo febbraio scorso nel centro specializzato in provincia di Benevento dopo aver ricevuto tutte le cure e dopo essere stato operato all’ospedale di Caserta dove era stato portato in fin di vita il pomeriggio di quel maledetto 24 dicembre  quando mentre passeggiava per il corso principale di Parete insieme con un cugino e un amico era stato centrato alla testa da una pallottola vagante. La notizia positiva della ripresa di Luigi è stata accolta con entusiasmo anche sulla sua bacheca facebook. Intanto proseguono le indagini per risalire agli autori o all’autore di quel scellerato gesto. Il procuratore di Napoli Nord, Francesco Greco, ma anche il sindaco di parete che è omonimo ma non parente del ragazzino avevano lanciato appelli a tutti: “chi sa parli”, avevano detto. Ma nessuno si è fatto avanti. Il lavoro instancabile dei carabinieri che stanno conducendo le indagini va avanti senza sosta.

PUBBLICITA

 


Articolo pubblicato il giorno 19 Febbraio 2018 - 07:27

ULTIM'ORA

DALLA HOME

IN PRIMO PIANO

LE VIDEO STORIE


Cronache è in caricamento