#VERITA' PER ANGELO VASSALLO
Gif_Masthead_970x250px_Cronacamp_prevenzione
#VERITA' PER ANGELO VASSALLO
ULTIMO AGGIORNAMENTO : 22 Dicembre 2024 - 15:05
13.2 C
Napoli
Gif_Masthead_970x250px_Cronacamp_prevenzione

False fatture tra Napoli e la Lombardia: arrestato l’imprenditore Pasquale Angelino

facebook

SULLO STESSO ARGOMENTO

I militari del Nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza di Varese e personale della squadra mobile della Questura di Milano, proseguendo nello sviluppo delle indagini dell’operazione denominata “Security”, hanno eseguito l’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal G.I.P del Tribunale di Milano su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia, a carico di Angelino Pasquale per i reati di emissione di false fatturazioni e concorso in bancarotta fraudolenta, e sequestrato le quote di 10 società e 153.000 euro. Dalle continuazione delle indagini è stata individuata la fraudolenta attività di Pasquale, originario della provincia di Napoli e da anni residente in provincia di Lecco: tramite una vasta rete di società cooperative con sede tra le province di Milano, Monza Brianza, Lecco e Napoli, gestite da prestanome, ha emesso, tra gli anni 2015 e 2017, fatture per operazioni inesistenti, per un importo di oltre 2,5 milioni di euro, a favore di società riconducibili al gruppo criminale dei cosiddetti “pugliesi”, i cui componenti sono già arrestati nel luglio 2017 nella stessa indagine. È stato provato che l’uomo, dopo aver ricevuto, tramite bonifico, dalla società destinataria della fattura l’importo di cui al documento fiscale inesistente, ha restituito la somma in contanti in favore degli amministratori di fatto delle società beneficiarie, trattenendo pe sé un corrispettivo pari al 6% dell’importo fatturato. Tenuto conto che una delle società (Fedel soc. Coop) destinatarie delle fatture inesistenti emesse stata successivamente dichiarata fallita (con sentenza del Tribunale di Milano emessa nel mese di agosto 2017), all’arrestato è stata, altresì, addebitata la condotta di concorso nel reato di bancarotta fraudolenta. Dalle indagini sono, inoltre emerse responsabilità penali a carico di una consulente fiscale con studio in provincia di Bergamo, Fiorinda Granozio che ha gestito 2 società cooperative di lavoro bergamasche, destinatarie, per un importo di oltre 2,7 milioni di euro nel periodo 2015/2017, delle false fatturazioni emesse dalle società riconducibili a Pasquale Angelino.
giorni precedenti, Guardia di Finanza e Polizia hanno anche eseguito il decreto di sequestro preventivo emesso dalla stessa D.D.A. di Milano, per un importo di 32,3 milioni di euro, a carico di 91 società di autotrasporti, la cui contabilità era detenuta dal commercialista foggiano Ruggiero Massimo Curci (ex vice Presidente del Foggia Calcio, attualmente arresti domiciliari) ritenuto responsabile del reato di dichiarazione fraudolenta mediante altri artifici. Le indagini hanno rivelato che per usufruire di asseriti “vantaggi fiscali” che il citato consulente aveva promesso, a fronte di un corrispettivo extra dallo stesso incassato “in nero” (per un importo complessivo pari ad oltre 1,7 milioni di euro non dichiarati al fisco), gli amministratori delle società coinvolte nella frode, pur operando materialmente in varie zone del territorio nazionale, siano stati invitati da Curci a dichiarare la sede legale presso il proprio studio di Carapelle. Nel mese di dicembre 2017, durante l’attività di perquisizione locale presso lo studio Curci, era stata sequestrata la contabilità di tutte le società cooperative di trasporto che avevano artificiosamente affidato al professionista la tenuta delle scritture contabili obbligatorie. Al termine di una laboriosa attività di analisi forense del software gestionale sottoposto a procedura di backup nel corso della perquisizione, nonché di approfondimento contabile eseguito dai finanzieri, è stato riscontrato che, relativamente agli anni 2015 e 2016, numerosissime registrazioni riportanti causali per costi di carburante non erano supportate da alcuna documentazione fiscale giustificativa, determinando in tal senso un fraudolento abbattimento del reddito imponibile delle singole società. Nel complesso, sono stati quindi scoperti costi fittizi per 72,2 milioni di euro relativi a spese di carburante ed una complessiva imposta evasa, ai fini Iva ed imposte sui redditi, pari a 32,3 milioni di euro, oggetto del provvedimento di sequestro, eseguito sia a carico delle n. 91 società di autotrasporto coinvolte, sia del professionista CURCI Ruggiero Massimo. Nel suo complesso, l’indagine denominata “Security” finora ha portato all’esecuzione di 22 arresti e sequestri per quasi 35 milioni di euro.


Articolo pubblicato il giorno 13 Febbraio 2018 - 10:11

facebook

ULTIM'ORA

DALLA HOME


IN PRIMO PIANO

LE VIDEO STORIE


Cronache è in caricamento