Napoli. Quell’ex dirigente era stato già coinvolto, dieci anni fa, nell’inchiesta sul ‘sistema Romeo’. Vincenzo Salsano, 66 anni, destinatario oggi di un avviso di garanzia nell’ambito dell’inchiesta sugli appalti Romeo era già stato coinvolto nell’indagine ‘Global Service, coordinata dalla Dda di Napoli. In quel processo era stata ipotizzata l’esistenza del cosiddetto ”Sistema Romeo” che, secondo gli inquirenti avrebbe governato l’assegnazione degli appalti a Napoli grazie ad accordi illeciti con amministratori e funzionari pubblici. Tutti gli imputati, al termine del processo con rito abbreviato, furono assolti, compresi Romeo e Salzano, che all’epoca ricopriva la carica di dirigente del settore manutenzione stradale del Comune.
Le nuove indagini avviate dalla procura di Napoli – pm Celeste Carrano, Henry John Woodcock e Francesco Raffaele – hanno riproposto l’esistenza di un sistema corruttivo che farebbe capo ad Alfredo Romeo, una tesi che finora ha trovato conferme nelle decisioni del gip e del Tribunale del Riesame. E oggi, per un singolo presunto episodio corruttivo, è rispuntato il nome di Salzano, indagato in concorso con l’imprenditore napoletano per le autorizzazioni, in cambio di ”utilità” come recita il decreto di perquisizione eseguito dai carabinieri, relative allo spostamento di due pali dell’illuminazione che erano situati davanti all’Hotel Romeo, in via Cristoforo Colombo, e alla pedonalizzazione della Piazzetta del Leone adiacente all’albergo. Una ipotesi che si regge su intercettazioni ambientali e telefoniche dalle quali, secondo i magistrati, emerge ”un ‘pactum sceleris’ di natura corruttiva tra Salzano e Romeo”.
Articolo pubblicato il giorno 1 Febbraio 2018 - 19:37