Duro attacco del candidato premier del M5S, Luigi Di Maio, a Matteo Renzi sul caso degli impresentabili. Il leader pentastellato, parlando davanti a un migliaio di persone del palazzetto dello sport di Carbonia, nel Sulcis, ha snocciolato 17 nomi di candidati del Partito Democratico che sarebbero coinvolti in vicende giudiziarie. “Ieri ho sentito dal segretario del Pd Matteo Renzi”, ha esordito Di Maio, “una affermazione infamante del Movimento 5 Stelle: ha infatti detto che abbiamo candidato degli impresentabili nelle nostre liste. Siamo in vece una forza politica che non solo vieta ai condannati di entrare nelle loro liste ma anche in molti casi ai semplici indagati. Questo signore gli impresentabili li ha candidati lui”. Di Maio ha quindi scandito una serie di nomi di “veri impresentabili” iniziando dal presidente della Regione Abruzzo, Luciano D’Alfonso, “indagato a Pescara e all’Aquila in una inchiesta sugli appalti regionali”, proseguendo poi con il capolista del Pd al collegio plurinominale del Senato in Liguria, “coinvolto nella vicenda dei rimborsi regionali”, cosi’ come altri quattro candidati nel Lazio. Di Maio ha poi elencato altri tre candidati in Calabria, “rinviati a giudizio nel luglio scorso” e un altro imputato a Roma in un processo “per una storia falsi appalti pubblici”. Nella lista, anche l’assessore regionale all’agricoltura del Molise, “indagato nell’ambito di un’inchiesta sui Progetti edilizi unitari”. Una ‘menzione speciale’, il leader del M5s l’ha dedicata alla sua regione, la Campania, citando “De Luca junior candidato a Salerno” ma, ha spiegato, “siccome segue le orme del padre non solo per quanto riguarda la carriera politica, imputato per bancarotta fraudolenta”. Di Maio ha proseguito con il sottosegretario ai Trasporti, Umberto Del Basso De Caro, indagato per “tentata concussione”, passando quindi per Franco Alfieri, sempre in Campania, “quello che prometteva fritture in cambio di voti con la benedizione del governatore campano”. Alla fine del lungo elenco, il ministro Luca Lotti che, ha ricordato Di Maio, “e’ indagato per favoreggiamento e rivelazione di segreto istruttorio nel caso Consip”. La lista contava anche esponenti del centrodestra perche’, ha aggiunto Di Maio, “fanno a gara tara di loro sugli impresentabili”. Il candidato M5s ha citato tra gli altri Luigi Cesaro, “autista di Raffaele Cutolo”, Antonio Angelucci, Ugo Cappellacci, Umberto Bossi e Roberto Formigoni.
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