E’ finito nei guai il boss Ciro Rinaldi detto “My way”, ras incontrastato del rionr Villa a San Giovanni a Teduccio. E’ stato infatti denunciato dai poliziotti di una Volante del commissariato San Giovanni-Barra (diretti dal vice questo- re Maria Pia Rossi) a far scattare la denuncia in stato di libertà a carico di Ciro Rinaldi, 55 anni. Nel corso di jn controllo nella sua abitazione gli agenti hanno rinvenuto la somma di 2400 euro in contanti e due preziosi orilogi: un Rolex e un Cartier.Al momento del controllo lui e la moglie, risultando entrambi nullafacenti, non sono stati in grado di poter giustificare il denaro e gli orologi di ingente valore in loro possesso ed è per questo motivo che il tutto è stato sequestrato.Inoltre da attente verifiche è risultato che l’abitazione in cui viveva la coppia era occupato abusivamente come anche la corrente elettrica allacciata al contatore condominiale.
Il boss, da anni in lotta con il clan Mazzarella era tornato in libertà il 27 ottobre 2015 quando il Riesame annullò l’ordinanza di custodia cautelare emessa nei suoi confronti per l’inchiesta sulla camorra di Forcella e l’alleanza tra i Giuliano-Sibillo-Amirante-Brunetti, i Contini del Vasto-Arenaccia e appunto, i Rinaldi di San Giovanni a Teduccio.
Sei fratelli maschi, altrettanti cugini da parte di padre e madre, diversi casi di omonimia, tutti molto uniti tra di loro. Negli ultimi quattro anni il clan Rinaldi, il cui quartier generale si trova storicamente nel rione Villa a San Giovanni a Teduccio, ha recuperato tutto il carisma criminale e la forza perduti con la morte violenta di Antonio “’o giallo” e di Vincenzo “’o guappetiello”. La scarcerazione dei fratelli ras e di gran parte dei luogotenenti ha permesso al gruppo di riprendere la guerra con i Mazzarella per il controllo delle attività illecite nel quartiere. Negli ultimi mesi ha subito due stese contro la sua abitazione e lo scontro con i rivali di sempre si è acuito a suon di sparatorie e attentati.I Rinaldi, tra ‘altro, secondo gli investigatori approfittando del vuoto di potere che si è creato dal mese di dicembre con i blitz contro il clan De Micco di Ponticelli, hanno cercato alleanze oltre che con gli storici parenti dei Reale del rione Pazzigno anche con i Formicola di Taverna del Ferro e con i Minichini-Schisa e i reduci dei Cuccaro per creare un’unico asse e “cacciare” definitivamente i “Bodo” da Ponticelli e poi passare al contrattacco contro i Mazarella.
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