Luigi Capasso e Antonietta Gargiulo frequentavano il gruppo di preghiera ‘Gesu’ risorto’ nella chiesa di San Valentino a Cisterna. “Lo frequentavano entrambi da piu’ di 10 anni, sono stati a lungo molto felici – spiega Ascanio, un amico che frequentava con i coniugi il gruppo di preghiera – ma nell’ultimo anno qualcosa e’ cambiato. Lei aveva deciso di lasciarlo. E lui aveva reagito molto male, si era presentato circa cinque, sei mesi fa in fabbrica dove lei lavorava e l’ aveva picchiata. L’ultima volta che l’ho visto era molto giu’, diceva che non aveva piu’ una moglie. In realta’ Antonietta non voleva davvero lasciarlo, ma solo che lui si pentisse del suo comportamento e la smettesse con la sua gelosia”. Antonietta Gargiulo nel gruppo di preghiera suonava la chitarra. Negli ultimi mesi, sempre secondo Ascanio, ha deciso di non partecipare piu’ agli incontri perche’ si doveva occupare da sola delle sue figlie. “L’aveva gia’ aggredita fisicamente anche in pubblico e piu’ volte. La signora aveva fatto solo un esposto perche’ se avesse sporto denuncia temeva che lo avrebbero sospeso dal servizio e non avrebbe potuto contribuire al mantenimento delle figlie. E aveva piu’ volte parlato con il comandante del marito della situazione”. Cosi’ l’avvocata Maria Belli, che stava seguendo la separazione di Antonia Gargiulo dal marito. “Tuttavia – sottolinea l’avvocato- anche una sola denuncia non avrebbe potuto dare il via a un’azione giudiziaria nei confronti dell’uomo. Le bambine erano gia’ seguite dai servizi sociali, per aiutarle ad affrontare questa difficile separazione e recuperare il loro rapporto con il padre”.
“Ho paura, non lo voglio vederlo”. Antonietta Gargiulo aveva lanciato l’allarme, aveva messo a verbale al commissariato di Cisterna, ascoltata a gennaio per un contro esposto fatto dal marito Luigi, di temere quell’uomo col quale si era sposata nel 2001 e dal quale si stava separando. E di temere anche per le sue figlie. Lui si era impegnato a riconciliarsi “a fare di tutto per la famiglia” ma lei, racconta ora il suo l’avvocato Maria Belli “aveva sempre rifiutato di vederlo”. Voleva vivere solo con le sue figlie Antonietta. Di quel matrimonio con Luigi restava solo la gelosia di lui, le scenate, gli schiaffi anche “davanti alle figlie”, spiega l’avvocato. Antonietta, 39 anni, bella e sorridente sul suo profilo Fb con le sue bambine, “era stata aggredita con urla e schiaffi fuori dal suo luogo di lavoro, il 4 settembre scorso”, racconta ancora l’avvocato. Tre giorni dopo ha presentato un esposto alla polizia ma non una denuncia in quanto temeva che il suo gesto potesse far perdere il lavoro al marito”. Per questo negli esposti la donna non avrebbe mai fatto riferimenti specifici ad aggressioni subite ma avrebbe dato solo indicazioni generiche su determinati comportamenti del marito. “Luigi picchio’ la moglie perche’ lei la scorsa estate lo aveva cacciato di casa – ricorda un negoziante di Cisterna di Latina – Era geloso della moglie”. L’aggressione aveva segnato il limite dunque: tre giorni dopo, il 7 settembre, Antonietta Gargiulo e’ andata dalla polizia e ha presentato un esposto. E poi un altro lo ha presentato a gennaio al commissariato di Cisterna di Latina, sempre sullo stesso tenore di quello di quattro mesi prima. “Da quel momento pero’ era iniziato uno stalkeraggio serrato da parte del carabiniere che si faceva trovare sotto casa e che aveva insistito piu’ volte per incontrarla – continua l’avvocato – Ogni precauzione pero’ non e’ bastata”. A gennaio scorso Antonietta Gargiulo fu ascoltata al commissariato di Cisterna in seguito a un esposto che anche il marito aveva presentato contro di lei. In quella circostanza aveva raccontato di un rapporto da sempre molto conflittuale, con liti davanti alle figlie. Aveva detto di avere paura e di non volerlo incontrare. Il 29 marzo prossimo si sarebbe tenuta la prima udienza per la separazione giudiziale. Oggi la strage.
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