Con molta probabilità, il carabiniere Luigi Capasso, secondo gli investigatori, avrebbe ucciso le sue bambine subito dopo il ferimento della mamma intorno alle 5 del mattino. Stando alle testimonianze di alcuni vicini di casa, avrebbero sentito, in mattinata, alcuni spari. Nelle trattative con i negoziatori dei carabinieri le voci delle bimbe non sono mai state udite. Il contatto con i militari si è interrotto intorno alle 13, quando probabilmente l’uomo si è suicidato.
Luigi Capasso avrebbe sparato alle due figlie nel sonno. Una delle due bambine sarebbe stata raggiunta da due colpi. Una vicina di casa ha raccontato di “avere ascoltato degli spari attorno alle 6”, circa mezz’ora dopo i colpi di arma da fuoco che hanno raggiunto Antonietta Gargiulo, moglie di Capasso, mentre si trovava in garage.
L’appuntato dei carabinieri in servizio a Velletri ed originario di Secondigliano, a Napoli, aveva gia’ aggredito la moglie, Antonietta Gargiulo a settembre scorso. “La signora – racconta il suo avvocato, Maria Concetta Belli – era stata aggredita con urla e schiaffi fuori dal suo luogo di lavoro il 4 settembre scorso. Tre giorni dopo ha presentato un esposto in questura ma non una denuncia in quanto temeva che il suo gesto potesse far perdere il lavoro al marito”.
L’Arma dei Carabinieri in questo momento drammatico e’ vicina ai familiari delle persone coinvolte nella tragedia”. E’ quanto fa sapere il Comando generale dell’Arma con riferimento alla tragedia dell’appuntato scelto Luigi Capasso, che dopo aver sparato, ferendola gravemente, alla moglie, ha ucciso le figlie di 7 e 13 anni prima di suicidarsi.
Articolo pubblicato il giorno 28 Febbraio 2018 - 15:55