Castellammare. Niente code e traffico impazzito: il restyling delle gallerie di Privati e Varano sarà completato entro marzo. ‘Nessun rischio di improvvisa chiusura’ secondo l’Anasche con un comunicato ha annunciato la fine dei lavori di ristrutturazione e messa in sicurezza delle due gallerie che consentirebbero il collegamento veloce con la Statale amalfitana. L’amministratore delegato Anas Gianni Vittorio Armani ha stilato un cronoprogramma che dovrebbe portare alla fine dei disagi entro il prossimo mese: “I lavori stanno procedendo a buon ritmo ed entro il prossimo mese completeremo tutti gli interventi in programma. A breve, dunque, non ci sarà più il rischio di interdizione della circolazione nei tunnel legato al maltempo. Il problema è di origine ambientale. È scaturito a seguito di discariche illegali presenti all’esterno delle strutture – dice Armani – e questo ha generato la necessità di chiudere i tunnel nei momenti particolarmente critici. Tali aree esterne sono state in un primo momento messe sotto sequestro, poi dissequestrate. Adesso le attività di cantiere stanno procedendo e nel frattempo le gallerie sono aperte”.
I disagi sono cominciati con le eccezionali precipitazioni dello scorso 6 novembre che hanno generato significativi danni alle gallerie, sia agli impianti all’interno delle cabine di gestione che a un tratto di tubazione del diametro 5 metri su cui si è creata una strozzatura in conseguenza del crollo della ripa a valle del torrente Rivo Calcarella. Da allora il divieto di transitare nei due tunnel in caso di allerta meteo comunicata dalla sala operativa regionale della protezione civile, Cesi, con disastrose conseguenze per la viabilità. Poi ci sono stati i lavori provvisori svolti a fine dicembre, che, tranne in alcuni casi, si sono dimostrati sufficienti a garantire adeguate condizioni di sicurezza anche durante i temporali. L’intervento previsto consentirà di ripristinare in maniera definitiva la continuità idraulica della tubazione, e gli impianti tecnologici dei tunnel, comprese le cabine di alimentazione elettrica. Lavori che richiedono un impegno economico complessivo di circa 1 milione e 200 (700mila euro per il ripristino della tubazione e dello stato dei luoghi e 500mila euro per la riattivazione definitiva degli impianti).
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