Napoli e Provincia

Casavatore, rifiuti: informativa antimafia alla società Delta Srl. Prima grana per i commissari prefettizi inviati dal Ministero

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Casavatore – Rifiuti, informativa antimafia alla società Delta srl. Prima grana per i commissari prefettizi inviati dal Ministero. Nemmeno si può parlare di un fulmine a ciel sereno, relativamente al provvedimento che avrebbe colpito in queste ore la società Delta srl in ATI con le New Ecology che gestisce l’appalto dei rifiuti in città a Casavatore. Il tutto, sarebbe scaturito a seguito dell’arresto di uno dei rappresentanti, Aniello Esposito. Esposito è stato arrestato a gennaio scorso dalla Dda di Catanzaro nell’Ambito dell’Operazione Stinge e oltre 50 i milioni sequestrati alla cosca Farao-Marincola. Nelle maglie della giustizia sono finiti Politici, imprenditori, colletti bianchi, tutti affiliati alla cosca Farao-Marincola della provincia di Crotone che dal Sud Italia, secondo gli inquirenti, avrebbe delocalizzato i propri centri di interesse nel Nord Italia e all’Estero per ripulire gli ingenti flussi di denaro provenienti da attività illecite. Calabria, Emilia Romagna, Veneto, Lazio, Lombardia, Campania, Germania: Queste le zone in cui la cosca avrebbe investito i propri capitali attraverso una fitta rete di imprenditori collusi. Tra gli arrestati, spicca il nome di Aniello Esposito, imprenditore napoletano residente in provincia di Avellino, domiciliato a Cardito e marito di un Consigliere Comunale di opposizione ad Afragola. L’Esposito è accusato di concorso esterno in associazione mafiosa e concorso in peculato per la gestione e amministrazione di un centro di accoglienza per migranti minorenni non accompagnati.
Stando a quanto emerso dalle indagini, l’imprenditore avrebbe gestito per conto della cosca ben 3 centri di accoglienza per migranti, uno Cirò Marina, uno a Dugenta in provincia di Avellino ed uno ad Afragola. Una gara d’appalto che già quando fu espletata negli anni scorsi, sollevò una serie di dubbi visto che la delta srl veniva inquadrata come ditta di pulizie e non come azienda di igiene urbana. Una «complessa» fase amministrativa che sarà condotta con «assoluta trasparenza e vigilanza, tenendo, come sempre, in considerazione la naturale ed importante salvaguardia dei livelli occupazionali degli operatori di igiene ambientale che, nell’ultimo mese, hanno dimostrato senso di responsabilità e rispetto nell’assolvere i propri compiti». Ma al di là delle parole l’aria è tesa ed in pochi hanno voglia di rilasciare dichiarazioni.

Salvio Amarante


Articolo pubblicato il giorno 20 Febbraio 2018 - 14:25

Redazione Cronaca

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