Boscoreale – Pusher in scooter arrestato e processato con rito direttissimo. Stava effettuando le sue consegne a domicilio ma qualcosa non ha funzionato. Rimasto imbottigliato nel traffico: arrestato pericoloso pusher dai carabinieri di Boscoreale.
Nella serata di sabato si era concluso in maniera rocambolesca l’arresto di Miranda Luigi, di 18 anni, che spacciava sotto gli occhi dei militari nei pressi della rotonda dei Passanti a Boscoreale.I Carabinieri avevano cercato di bloccarlo ma il Miranda accortosi di essere braccato dalla forze dell’ordine aveva investito con una manovra pericolosa e sconsiderata uno degli agenti operanti che aveva riportato lesioni ed era stato costretto a recarsi al pronto soccorso per le necessarie cure del caso. Dopo l’investimento del militare, il giovane avendo perso il controllo del suo scooter si era scontrato violentemente contro un’auto di passaggio ed era stato costretto a fermare la sua fuga. I militari conoscevano Luigi Miranda, già schedato nei database investigativi, quale pericoloso spacciatore dell’hinterland vesuviano ed hanno seguito passo passo i suoi spostamenti perchè sapevano che il giovane era solito spacciare. I carabinieri gli hanno trovato addosso stupefacente del tipo marijuana e banconote di piccolo taglio. Spaccio e detenzione di sostanze stupefacenti, resistenza a pubblico ufficiale e lesioni aggravate. Queste le accuse delle quali doveva rispondere il giovane pregiudicato già noto alle forze dell’ordine perché coinvolto nelle precedenti ordinanze che avevano riguardato il Piano Napoli di Boscoreale e soprattutto soggetto che era stato detenuto da minorenne a Nisida e nelle varie comunità della Regione ma non aveva ultimato il suo percorso riabilitativo perché insofferente allo stato detentivo. Sabato sera il Miranda era ritornato al suo lavoro preferito sebbene fosse stato fermato in decine e decine di episodi di spaccio nell’ultimo biennio.
Oggi si è svolto il processo con rito direttissimo dinanzi al giudice dottoressa Cozzitorto del Tribunale di Torre Annunziata. L’ufficio di Procura aveva chiesto il carcere per il Miranda. La difesa del giovane rappresentata dall’avvocato Gennaro De Gennaro è riuscita contrastare le richieste della Procura che lo aveva additato tra i più pericolosi ed attivi pusher di crack e marijuana del circondario. Diversamente da quanto sostenuto dal PM che aveva affermato che il Miranda doveva rispondere dell’ipotesi grave perchè faceva parte di un sistema consolidato e collaudato di spaccio di tipo professionale, assai pericoloso e remunerativo, visto che riesce ad eludere facilmente i controlli del territorio, operando consegne a domicilio, il giudice gli ha concesso l’ipotesi di spaccio lieve.
La nuova frontiera dello spaccio dove il “rischio” per lo spacciatore è un rischio calcolato ovvero quello di una condanna minima per il porta a porta.Il giovane pusher è stato subito rimesso in libertà su disposizione del giudice che ha accolto la richiesta del difensore. Nel successivo giudizio abbreviato il Miranda ha riportato una condanna “leggera” di anni 1 di reclusione, con il beneficio della pena sospesa, venendo assolto per il reato di resistenza a pubblico ufficiale.
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