Napoli. I capi degli uffici giudiziari napoletani sono stati sentiti oggi in audizione dal Csm per affrontare il fenomeno della criminalità minorile, dopo gli ultimi allarmanti episodi che si sono verificati nel capoluogo partenopeo. La Sesta Commissione ha per questo convocato in audizione il presidente della Corte d’appello di Napoli Giuseppe De Carolis Di Prossedi, il procuratore generale Luigi Riello, il presidente del tribunale Ettore Ferrara, il procuratore della Repubblica Giovanni Melillo, il presidente del tribunale dei minori Patrizia Esposito e il capo della procura per i minorenni Minori Maria Maria de Luzenberger Milnernsheim. “Un incontro proficuo da cui è emerso che la forte dispersione scolastica è il primo campanello d’allarme, spesso non adeguatamente segnalato. Si tratta di un fenomeno preoccupante, indice del disagio delle famiglie e dei minori che crescono in situazioni di forte crisi economica, di emarginazione sociale e talvolta anche in contesti criminali – ha detto la presidente della Commissione, Paola Balducci, al termine delle audizioni – è così che si creano le condizioni affinchè i minori vengano intercettati dalla criminalità organizzata. Le sanzioni e la repressione non devono essere l’unica risposta, servono altre vie come ad esempio, la giustizia riparativa per responsabilizzare chi ha commesso un reato”. Le audizioni, fortemente volute dalla consigliera Balducci, alla presenza del vicepresidente Giovanni Legnini e dei consiglieri Antonio Ardituro, Francesco Cananzi, Maria Rosaria San Giorgio e Aldo Morgigni, nonchè dei magistrati segretari e dell’ufficio studi, si sono svolte nell’ambito delle nuove competenze della Sesta Commissione in materia di contrasto alla corruzione e alla criminalità organizzata, in vista di un prossimo plenum straordinario da tenersi per la prima volta a Napoli, con all’ordine del giorno l’emergenza criminalità organizzata e quella minorile.
Articolo pubblicato il giorno 27 Febbraio 2018 - 20:45