Giovedì 8 febbraio dalle ore 19.30 continua la stagione di “Astradoc – viaggio nel cinema del reale” – la rassegna organizzata al Cinema Astra da Arci Movie, Parallelo 41, Università Federico II e Coinor – con un’altra serata speciale insieme a due significativi film.
Alle ore 19.30 ci sarà la proiezione “Nowhere to hide” il documentario diretto da Zaradasht Ahmed, ultimo appuntamento de “Il Mese del Documentario”, il festival curato da Doc/it in sette città italiane ed al quale AstraDoc ha aderito. Il film di Zaradasht Ahmed ha vinto più di trenta premi in tutto il mondo ed è considerato uno dei documentari più importanti degli ultimi anni. Il regista ha seguito per cinque anni la vita dell’infermiere iracheno Nori Sharif, che vive e lavora in una delle zone più pericolose del mondo, il cosiddetto “Triangolo della Morte”. Dopo il ritiro delle truppe internazionali, le immagini del 2011 ritraggono storie di sopravvissuti carichi di speranza per il futuro. Quando nel 2014 l’ISIS avanza e occupa la città di Jalawla, anche Nori è costretto a scappare con la famiglia, e da quel momento decide di filmare se stesso nel lungo viaggio attraverso il suo Paese.
“La mia ambizione è lasciare che il pubblico rifletta sulle conseguenze umane di una realtà brutale, dove tutti i tabù sono violati. Voglio mostrare che siamo tutti parte della stessa realtà, guerra, esplosioni, vittime, terrorismo ci riguardano globalmente e siamo tutti responsabili, nonostante la nostra posizione geografica. Contemporaneamente, voglio mostrare la resistenza umana che sta crescendo tra i sopravvissuti; mostrare la speranza della ricostruzione dopo il crollo della civiltà. Infine, come umani, l’unica cosa che può aiutarci a sopravvivere è credere che la volontà di costruire sarà sempre più forte del desiderio di distruggere.”
Alle 21.30 “Lievito madre”, evento speciale alla 74° Mostra del Cinema di Venezia, di Esmeralda Calabria e Concita De Gregorio. Ala proiezione parteciperà Concita De Gregorio che sarà introdotta dalla giornalista Conchita Sannino. Le domande delle ragazze del nostro tempo trovano risposta nelle parole delle ragazze del secolo scorso: “Lievito madre” è un racconto che intreccia tre generazioni e mescola la storia delle autrici del film a quella delle protagoniste. Dalle interviste a grandi protagoniste del nostro tempo, celebri e anonime, dai nostri filmini di famiglia – noi, le nostre madri, le nostre nonne – dalle parole delle giovanissime intervistate a far da colonna sonora emerge una storia che racconta la nostra, una sola voce fatta da molte voci: il lievito madre che ci ha generati.
Adele Cambria, Giovanna Tedde, Natalia Aspesi, Nada Malanima, Esterina Respizzi, Lea Vergine, Giulia Maria Crespi, Luciana Castellina, Benedetta Barzini, Giovanna Marini, Emma Bonino, Cecilia Mangini, Inge Feltrinelli, Dacia Maraini e Piera Degli Esposti, rivelano per la prima volta qualcosa di molto privato, qualcosa di sé.
“L’idea, da una costola del progetto, Cosa pensano le ragazze, di Concita di Gregorio – è quella di risalire alla sorgente dei giorni presenti, sentire la voce di coloro che ci hanno generato, leggerne le rughe, vedere quello che i loro occhi hanno visto e immaginare quello che le loro mani hanno toccato. Un viaggio alle origini del nostro tempo, di quello che siamo diventate. Il racconto delle speranze, dei desideri, delle paure e dell’idea di futuro delle donne italiane quando il futuro è già successo, e sono i loro volti a dirci come è andata.” – spiegano Concita De Gregorio ed Esmeralda Calabria.
Articolo pubblicato il giorno 5 Febbraio 2018 - 14:54