Nocera Inferiore. Nobile Izzo, l’assassino seriale delle prostitute, era capace di intendere e di volere mentre uccideva Santina Rizzo e Maria Ambra. E’ la conclusione del perito medico legale nominato dal Tribunale della Corte d’Assise di Appello di Salerno che sta valutando le responsabilità del tappezziere di Nocera Inferiore detenuto per i due omicidi commessi a Nocera Sueriore. Per il 52enne, condannato in primo grado all’ergastolo, il Procuratore generale ha chiesto la conferma della sentenza. Lunedì prossimo, è prevista la conclusione del processo di secondo grado dopo l’arringa dell’avvocato difensore Andrea Vagito. Il Procuratore generale nella sua requisitoria ha ripercorso il contenuto della perizia sulla capacità di intendere e di volere dell’uomo, scoperto dopo anni di indagini. Il silenzio sui due omicidi, dietro il quale Nobile Izzo si è arroccato – secondo il perito – non ha consentito di stabilire quali erano le condizioni mentali dell’imputato mentre commetteva i due efferati delitti. Nella sua vita, inoltre, non ci sono state mai patologie psichiatriche gravi da far pensare ad una seminfermità mentale. Nobile Izzo, inoltre, risulta indagato per un altro episodio che è al vaglio della Procura di Salerno: ha rivelato ad un compagno di cella di aver aggredito una giovane prostituta nella zona di Pontecagnano, la rivelazione è contenuta in una lettera che il detenuto ha inviato ai magistrati salernitani.
Lunedì sarà emessa la sentenza per i due omicidi, quello di Santina Rizzo, commesso il 13 febbraio 2010 e quello di Maria Ambra del 30 maggio 2014. L’imputato ha sempre sostenuto di essere stato in entrambi i luoghi dei delitti ma di essersi svegliato accanto alle donne morte senza ricordare nulla di quanto accaduto. Tutte le perizie disposte nel corso delle indagini e del processo hanno confermato che, invece, Nobile Izzo era capace di intendere e di volere al momento degli omicidi. Tanto che in primo grado fu condannato all’ergastolo. Pena che si prospetta anche in Appello.
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