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Anche le autorità messicane aprono un’inchiesta sui tre napoletani scomparsi

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Le autorità messicane hanno aperto un’inchiesta sulla scomparsa di tre napoletani scomparsi nello stato di Jalisco (centro). L’hanno indicato oggi all’agenzia di stampa France Presse la procura locale e Mario de Vita, un parente dei tre scomparsi. L’ultima volta i tre, il 61enne Raffaele Russo, il figlio Antonio di 25 anni e il nipote Vincenzo Cimmino di 29, tutti originari delle cosiddette Case Nuove al centro di Napoli, sono stati visti a Tecalitlßn, nello Stato di Jalisco, circa 600 km a ovest di Città del Messico. Era il 31 gennaio. L’ultima volta che de Vita è riuscito ad avere un contatto telefonico con i tre parenti, erano stati fermati dalla polizia in una stazione di servizio, ha spiegato all’Afp. “Hanno avuto tempo d’inviare un messaggio vocale” per dire a un altro membro della famiglia, che non era con loro, di “restare in hotel”. All’indomani de Vita ha presentato una denuncia, come confermato anche dalla procura locale. Al quotidiano El Occidental, inoltre, de Vita ha detto di aver pensato che i tre fossero stati rapiti, ma che al momento non c’è stata alcuna richiesta di riscatto.


Articolo pubblicato il giorno 18 Febbraio 2018 - 12:19

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