Un aereo di linea russo con 71 persone a bordo, un Antonov AN-148, è precipitato poco dopo essere decollato dall’aeroporto Domodedovo di Mosca. Morte tutte le persone a bordo: 65 passeggeri e 6 membri dell’equipaggio. Secondo il ministro dei Trasporti, Maxim Sokolov, considerate le condizioni sul luogo dell’incidente, sarà necessario “svolgere i test del dna prelevando materiale genetico dai parenti” per identificare le vittime.
Sul luogo dove è precipitato il velivolo ci sono molti corpi e resti di corpi e il relitto dell’aereo “è disseminato su un chilometro”. Ritrovata una scatola nera, fa sapere il ministero delle emergenze citato dalla Tass. L’Antonov della compagnia Saratov Airlines era diretto a Orsk negli Urali. Il velivolo era scomparso dai radar subito prima di precipitare vicino al villaggio di Argunovo nella regione di Mosca. Sulle cause dell’incidente si vagliano al momento “diverse ipotesi”, tra cui quelle delle “cattive condizioni meteo, dell’errore umano o del guasto tecnico”. Testimoni nel villaggio russo di Argunovo, dove è precipitato l’aereo, hanno riferito di aver visto il velivolo in fiamme cadere dal cielo.
Il presidente russo Vladimir Putin, che ha espresso le sue condoglianze per le vittime, ha incaricato il governo di creare una commissione speciale per indagare sull’incidente.
Articolo pubblicato il giorno 11 Febbraio 2018 - 17:31