“Sono del Vomero perciò li abbiamo accoltellati, loro sono più fortunati”. E’ questo in sintesi il racconto di V. C. il ragazzo di 16 anni di Bagnoli denunciato l’altro giorno dai carabinieri insieme con altri 16 coetanei. Sono loro i protagonisti e i responsabili dell’accoltellamento due ragazzi in piazza Vanvitelli al Vomero la notte tra il 16 e il 17 dicembre scorso. Una maxirissa per futili motivi nella quale due ragazzi di 16 e 18 anni incassano coltellate alle gambe, colpi di casco alla testa, tanto da ricorrere alle visite mediche. Il ragazzo, come riporta Il mattino, il 23 dicembre scorso accompagnato dal suo avvocato, Bruno Carafa, si presenta ai carabinieri del Vomero per raccontare la sua versione dei fatti. “Ero in sella a uno scooter guidato da un amico, gli altri del gruppo si sono uniti strada facendo.Dalla piazza di Bagnoli, il nostro ritrovo, alla zona degli chalet di Mergellina… qui si sono uniti altri amici, tutti della mia zona, ragazzi che a stento conosco di nome, eravamo tutti in sella agli scooter, abbiamo deciso di salire al Vomero…Una volta arrivati in quella piazza, che non mi ricordo neppure come si chiama, è accaduto il fatto… solo ora apprendo che quei due che sono stati feriti non erano del Vomero, ma come noi arrivavano da una zona diversa della città. Sono dispiaciuto per le ferite inferte, vorrei risarcire, se avessi la possibilità economica, mi limito a chiedere scusa.Noi veniamo da zone povere della città, quella sera ci siamo fatti un giro nella zona degli chalet (Mergellina), poi al Vomero, quando quelli ci hanno guardati, è stato istintivo fermarci, ce la siamo presa con loro, sono quelli più fortunati… “.
E quando i carabinieri gli chiedono del perché avesse il coltello con il quale ha ferito i due ragazzi lui ha provato a difendersi: “Era un souvenir, un porta chiavi. L’ho gettato nella spazzatura dopo aver ferito quei due ragazzi, posso anche indicare in che posto ho buttato il coltello…”. Una ricostruzione che non convince del tutto gli investigatori soprattutto grazie al lavoro di ricostruzione dell’accaduto attraverso le immagini. Il 16enne e gli amici del branco di Bagnoli sono stati denunciati per rissa. nessuno di loro è legato ad ambianti camorristici, tantomeno le loro famiglie. A casa di uno dei ragazzi è stato trovato un coltello e una tirapugni a farfalla utilizzata nelle risse. Qualcuno sul profilo facebook ostenta amicizie con personaggi della camorra di Bagnoli. Ma niente di particolare. quello che preoccupa è invece la spontaneità a delinquere. Lesioni gravi, rissa, porto di armi. Eccole le accuse che gli vengono mosse, nel corso di una indagine condotta dal pm Ettore La Ragione, in uno scenario investigativo che ha fatto i conti con la totale mancanza di segnalazioni da parte dei passanti che hanno assistito alla zuffa di Natale.
È caccia aperta a un altro minore che avrebbe sferrato fendenti a colpi di coltello, mentre si rivedono foto e fermo immagine ricavate da alcune telecamere nella zona del Vomero.
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