Vico Equense. Accoltellò il rivale in amore: condannato ad otto anni di carcere dai giudici del Tribunale di Torre Annunziata. Una condanna pesantissima per Angelo Maresca. Una spedizione punitiva che poteva sfociare in una vera e propria tragedia. Tutto questo, probabilmente, per motivi passionali. Quell’aggressione è costata carissimo all’autore Angelo Maresca. Il 39enne di Vico Equense che il 25 ottobre del 2013 aggredì il suo rivale in amore, Francesco D’Ario. Il 46enne napoletano, parrucchiere del Vomero, è “accusato” di avere una storia con la ragazza dell’ imputato. Maresca è finito a processo per le ipotesi di tentato omicidio e porto abusivo di armi e si è visto respingere il ricorso in Cassazione.
E’ il 25 ottobre 2013 quando il 29enne di Vico Equense raggiunge la boutique al Vomero armato di coltello, i due si incontrano, c’è un faccia a faccia, un tentativo di chiarimento inutile. Maresca ha risentimenti nei confronti di D’Ario perché ha avuto contatti con la ragazza anche dopo la chiusura del rapporto di lavoro. Il sospetto di un tradimento, di una storia è alto. Così il 39enne in preda ad un raptus tira fuori un coltello e colpisce il parrucchiere. L’uomo cade in una pozza di sangue fuori la sua attività mentre l’aggressore va via. I carabinieri di Napoli avviano subito le indagini ricostruendo in breve tempo l’episodio e arrestato Maresca che viene trasferito nel carcere di Poggioreale. Si arriva fino in Cassazione che non ha accolto il ricorso presentato dai legali del vicano confermando la sentenza del tribunale ordinario nei confronti del parrucchiere del Vomero. Nel corso del processo che si è svolto davanti ai giudici di Torre Annunziata è venuta fuori anche la storia delle telefonate di scherno che il commerciante napoletano aveva rivolto in più occasioni al suo rivale in amore. E questo avrebbe fatto scattare la molla della vendetta da parte del vicano.
Articolo pubblicato il giorno 16 Gennaio 2018 - 11:24