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Vendevano falsi vini Chianti e Brunello di Montalcino: in 9 a processo

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Vendevano falsi vini Chianti e Brunello di Montalcino: il pm chiede rinvio a giudizio per 9 persone Molto veniva esportato, inchiesta condotta da Dda di Firenze. Commercializzavano vino di bassa qualita’, adulterato con l’aggiunta di alcol, che poi veniva venduto in Italia e all’estero come Chianti doc, Brunello di Montalcino o Sassicaia. Al termine dell’inchiesta condotta dai carabinieri del Gruppo tutela della salute di Roma e del Nas di Firenze e coordinata dalla Dda fiorentina, il pm Giulio Monferini ha chiesto il rinvio a giudizio per 9 persone. Il gip Fabio Frangini ha fissato la prima udienza per il prossimo 5 aprile. L’inchiesta, avviata nel 2015, porto’ all’arresto di tre persone (poi ai domiciliari) mentre altre sette vennero iscritte nel registro degli indagati. Le accuse, a vario titolo, vanno dall’associazione per delinquere per la frode in commercio alla contraffazione di marchio e dell’origine del vino, dalla frode in commercio alla vendita di sostanze non genuine e riciclaggio. Il vino, di bassa qualita’ (non risulto’ comunque nocivo per la salute) dopo essere adulterato veniva imbottigliato in un’azienda agricola di Empoli, gia’ in concordato, dove poi erano apposte false etichette prima di inviarlo nei depositi del Lazio e dell’Emilia Romagna facenti capo a una ditta di import export. Da qui i vini Chianti e Brunello di Montalcino partivano per l’estero, in particolare per il Costa Rica, considerato “un’ottima destinazione”, grazie a una societa’ i cui titolari erano stati indagati anche per ‘Mafia Capitale’ e la cui sede fiscale era a Roma. La richiesta di rinvio a giudizio e’ stata formulata dal pm per Franco Alfani, 58 anni di Certaldo (Firenze), Armando Buonocore, 62 anni, nato nel Salernitano ma residente a Empoli (Firenze) e Alberto Nicodemo, 58 anni di Nocera Superiore (Salerno). Tutte e tre vennero arrestati e dal 6 marzo 2017 hanno l’obbligo di dimora. Davanti al gip compariranno anche Massimo Cesarano, 30 anni, di Poggiomarino (Napoli), Antonio Giglioli, 57 anni, residente a Viareggio (Lucca), Antonio Bruzzese, 29 anni residente di Eboli (Salerno), Pasquale Cioffoletti, 56 anni, di Battipaglia (Salerno), Ciro Mariotti, 58 anni, residente a Anzio (Roma), Antonella Borchi, 58 anni residente a Empoli.


Articolo pubblicato il giorno 23 Gennaio 2018 - 23:41
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