“Vasame” è il nuovo singolo, appena uscito, di Rosa Chiodo. Artista casertana, vive a Casaluce e inizia a studiare canto fin da piccola. Dopo un periodo lontano dall’Italia, torna in grande stile ottenendo eccellenti risultati in numerose manifestazioni di carattere nazionale. Selezionata per aprire i concerti di Eduardo ed Eugenio Bennato, Fausto Mesolella, ha all’attivo anche importanti collaborazioni. Tra queste Salvatore Palomba, autore e poeta storico di Sergio Bruni, il quale seguì la direzione artistica del suo primo album “Si vo’ Dio”, unico inedito di una raccolta di classici napoletani rivisitati. Ha rappresentato la canzone italiana a New York e vinto importanti premi come il “Premio Mia Martini” e “Castrocaro”.
“Vasame” è una reinterpretazione del famoso brano di Enzo Gragnaniello, tratto dall’album Radice, e colonna sonora del film “Napoli Velata” di Ozpetek, con il quale Rosa Chiodo si è esibita in un provino che, in un primo momento convinse molto ma non abbastanza da diventarne la versione ufficiale del film. “A settembre ci comunicarono che a cantare Vasame sarebbe stata Arisa, artista che ho sempre stimato per ecletticità e personalità.” – spiega la cantante casertana – “Fu un duro colpo ma è mia consuetudine guardare il bicchiere mezzo pieno e quindi pubblicai sui miei canali il video della mia versione.” Continua: “Ero ad un passo da un qualcosa che assomigliava ad un sogno, di quelli che tieni in quel cassetto aperto, ma non sai se e quando riuscirai a tirarlo fuori”.
Dall’atmosfera malinconica, il pezzo è uno splendido esemplare della canzone napoletana: si carica maggiormente di passionalità, grazie alla suadente voce della cantante. L’armonia della versione originale lascia spazio semplicemente ad una chitarra dalle sonorità spagnoleggianti. Tra le varie versioni del brano quella della Chiodo ha colpito e commosso la sensibilità del pubblico ed è quella che ha centrato maggiormente le intenzioni dell’autore. L’uscita del singolo è accompagna da quella del videoclip ufficiale, sempre edito Sud in Sound, con la regia di Antonio Levita. “Interpretare un brano di uno tra i miei cantautori preferiti, per un film che racconta della mia terra, Napoli, per uno dei registi più carismatici del panorama cinematografico come Ozpetek è stato veramente fantastico. Come potrei definire questa avventura? Un poeta diceva: se sognare un po’ è pericoloso, il rimedio non è sognare di meno ma sognare di più, sognare tutto il tempo. Ma con i piedi ben saldi” – conclude.
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