Arezzo. Una perquisizione in casa per verificare se aveva soldi rubati: questo lo stratagemma utilizzato da tre truffatori napoletani con un’anziana di San Giovanni Valdarno per convincerla ad aprire la porta di casa e prenderle tutti i suoi averi. Si erano finti carabinieri i tre e avevano convinto l’anziana di avere in casa soldi provenienti da furti in abitazioni, e che doveva consegnarli per fare una comparazione con altre banconote già sequestrate. Gli autori, una banda di tre persone residenti a Napoli, sono stati colti sul fatto e arrestate dai carabinieri di San Giovanni Valdarno per truffa aggravata e violazione di domicilio. La banda aveva già compiuto truffe simili e le modalità di azione erano sempre le stesse. Anche stavolta uno dei tre, con la complicità degli altri due che rimanevano all’esterno in due auto, qualificandosi come appartenente all’Arma si è introdotto nell’abitazione della 90enne sangiovannese, convincendola a consegnargli 650 euro. I veri carabinieri seguivano però da tempo la banda e sono intervenuti. I tre sono stati trovati in possesso di 2.890 euro, ritenuti possibile provento di reato, di cellulari e di carte bancomat, che sono stati tutti sequestrati. Sulla base di informazioni raccolte da telefoni cellulari, la perquisizione è stata estesa anche in un hotel di Montecatini Terme, dove, nelle tre camere in uso agli arrestati, sono stati rinvenuti altri 5.450 euro, un tablet, uno smartwatch ed un trolley chiuso.
Articolo pubblicato il giorno 26 Gennaio 2018 - 18:44