Tra gli anni Settanta e gli anni Ottanta c’era una famosa pubblicità televisiva di un sapone che recitava: “…Il fascino che ti fa girar la testa!”. E negli anni Duemila prendendo spunto da quella pubblicità mamma e figlio della Toscana avevano truffato decine di imprenditori e professionisti, ma anche ignare casalinghe con la vendita dei loro “prodotti magici”. Una truffa durata anni in tutta la provincia di Caserta grazie alla quale una donna e suo figlio erano riusciti ad incassare centinaia di migliaia di euro con capi di abbigliamento anche intimi. E proprio facendo leva sulla credulità di quelle donne che visitavano mamma e figlio riuscivano a piazzare reggiseni e altro facendo credere loro che quei capi di abbigliamento avessero un qualcosa di ‘magico’ e avrebbero consentito loro le conquiste degli uomini che bramavano. A 7 anni di distanza dall’operazione della guardia di finanza che portò all’arresto di quella che allora era l’80enne Eros Zinanni e del figlio al tempo 59enne, oggi 66enne Luca Giacomo Beccani, i due nei giorni scorsi sono stati condannati dal giudice monocratico Antonio Ricci della sezione distaccata di Caserta del tribunale di Santa Maria Capua Vetere.La Zinanni, oggi 87enne e sui figlio sono stati condannati rispettivamente a 3 anni e 2 anni e 6 mesi di reclusione. Molte donne si indebitarono fino al collo. Addirittura, una di loro contrasse un debito da 300mila euro.
Cinque donne che si sono costituite parti offese nel processo hanno avuto piena soddisfazione, perchè oltre alla condanna alla pena reclusiva, il giudice monocratico Antonio Riccio ha sentenziato anche la pena accessoria della multa che, per Eros Zinanni ammonta a 2 mila 500 euro e per il figlio luca Giacomo Beccani ammonta a 2 mila euro più il completo carico delle spese processuali. Inoltre le 5 donne casertane saranno risarcite di una somma che sarà stabilita in separata sede, cioè in sede civile. Numeroso e agguerrito collegio degli avvocati di parte civile: Andrea Balletta, Alfonso Iovino, Gianluca Giordano, Luciano Fabozzi e Vincenzo Domenico Ferraro.
Articolo pubblicato il giorno 14 Gennaio 2018 - 20:27