Scavi di Pompei: sfregiato l’affresco di Bacco e Arianna. Il danno in una domus chiusa al pubblico. La denuncia di Osanna.Nuovo atto vandalico all’interno degli scavi di Pompei. Ignoti hanno danneggiato l’affresco di Bacco e Arianna, presente in una delle domus chiuse al pubblico. La denuncia e’ della Soprintendenza, dopo la scoperta fatta dai custodi che hanno segnalato lo sfregio nella Regio IX, insula 5, 14-16. Si tratta di una piccola porzione di affresco per il quale il direttore generale del parco archeologico di Pompei, Massimo Osanna, ha presentato denuncia ai carabinieri per atti vandalici.
“Questo pomeriggio – rende noto il direttore del Parco archeologico di Pompei, Massimo Osanna – un custode ha segnalato alla direzione un atto vandalico in una domus chiusa al pubblico (Regio IX, ins. 5, 14-16). A seguito di un immediato sopralluogo dei tecnici del parco archeologico e’ stato rinvenuto il danneggiamento di una porzione di circa 10 centimetri di un quadretto raffigurante Bacco e Arianna”. “La responsabile degli Scavi, Grete Stefani – prosegue Osanna – ha subito presentato denuncia presso la stazione dei carabinieri interna agli Scavi. La direzione ha successivamente mobilitato i propri restauratori per avviare le procedure di recupero e restauro. Mi auguro che vengano presto identificati i responsabili – conclude Osanna – chi compie questi atti ferisce l’Italia e il suo patrimonio culturale”.
Intanto monta la polemica per la nuova palazzina della soprintendenza che sta sorgendo all’interno dell’area archeologica e segnalata dai senatori di Ala, Langella, Milo e D’Anna. Oggi i parlamentari del MoVimento 5 Stelle, Luigi Gallo e Andrea Cioffi, hanno effettuato un sopralluogo ispettivo nell’area del cantiere, all’interno del Parco Archeologico.”Negli scavi di Pompei sta per nascere un nuovo inutile cubo di cemento che svilisce il patrimonio paesaggistico e archeologico racchiuso nel Parco. Abbiamo raccolto la segnalazione di un comitato civico e ambientalista, che denuncia la nascita di un edificio che ospitera’ gli uffici della Soprintendenza in affiancamento a quelli gia’ esistenti. La struttura sorgera’ li’ dove erano situate le ex officine Falegnami e Fabbri, nella pineta demaniale degli Scavi nei pressi di via Plinio. Un edificio enorme e in cemento armato, molto impattante dal punto di vista ambientale”, hanno dichiarato. E di fronte alle giustificazione del soprintendente Osanna. ha voluto replicare anche il senatore Vincenzo D’Anna con una nota: “Prendiamo atto della precisazione del parco archeologico di Pompei relativamente all’espletamento ed al rispetto di tutte le procedure previste dalle norme urbanistiche e paesaggistiche per i lavori in corso nell’area demaniale degli scavi, nei pressi di Porta Stabia. Tuttavia, la domanda di fondo rimane inevasa: il grosso manufatto ricade in una zona di vincolo assoluto laddove, ad un normale cittadino, non è consentito nemmeno aprire una finestra. In base a quale norma, dunque, si è potuto procedere in deroga ai piani paesaggistici vigenti? Lo Stato è chiamato o no rispettare i vincoli stringenti che poi esso stesso impone ai suoi cittadini?”.
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