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Scafati, scambio di voto con la camorra & arresto: domani la Cassazione rivaluta il caso Aliberti

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Scafati. La Corte di Cassazione valuta nuovamente le accuse nei confronti dell’ex sindaco Angelo Pasqualino Aliberti e dei cugini Luigi e Gennaro Ridosso. La questione che verrà presa in esame domani riguarderà le nuove accuse depositate dalla Procura antimafia al Tribunale del Riesame e la decisione dei giudici del Riesame, alla luce dei nuovi elementi, di ribadire la necessità dell’arresto in carcere per l’ex sindaco Aliberti e per Luigi Ridosso e dei domiciliari per Gennaro Ridosso. A quest’ultimo si contesta l’accusa di corruzione elettorale solo per le amministrative del 2013, mentre agli altri due ‘unanimamente’ si ribadisce la fondatezza dell’accusa per lo scambio di voto per le Regionali del 2015, nelle quali è stata eletta la moglie Monica Paolino nelle fila del Pdl. Su questo anche la Cassazione nella precedente pronuncia non ha avuto nulla da obiettare. Oggi i giudici della Suprema Corte dovranno rivedere la loro decisione alla luce dei nuovi elementi motivati dai colleghi del Riesame.
Una questione che si trascina ormai da un anno quello dell’arresto dell’ex sindaco, fatto ‘salvo’ da una decisione del Gip di Salerno che aveva negato l’arresto per i tre indagati e per Nello Maurizio Aliberti, fratello dell’ex primo cittadino, per il quale sia il Riesame – nella prima istanza – che la Cassazione avevano escluso una misura cautelare.
In questi mesi, nonostante la provocazione iniziale di Angelo Pasqualino Aliberti di volersi consegnare spontaneamente in carcere e rinunciare al ricorso in Cassazione, l’ex sindaco ha cercato di difendersi in ogni modo dall’eventualità di finire in carcere come deciso dal Riesame. E domani oltre alla difesa di base già espressa in altre sedi, probabilmente i difensori di Aliberti punteranno su cavilli giuridici e sul passato pericolo di reiterazione del reato per la mancanza di cariche politiche e pubbliche in corso, oltre all’intervenuta incandidabilità disposta dal Tribunale di Nocera Inferiore. In aggiunta a questo da giorni si vocifera che in Cassazione, Aliberti potrebbe avvalersi di un nuovo avvocato che sostenga la tesi della sua difesa. Anche questo un motivo in più per credere che, aldilà della provocazione, il politico scafatese sta tentando in ogni modo di evitare il peggio.
Ma cosa potrebbe accadere? Sono aperte tutte le ipotesi. I giudici della Cassazione potrebbero avallare la decisione del Riesame di Salerno e quindi decretare il carcere per Angelo Pasqualino Aliberti e Luigi Ridosso, e i domiciliari per Gennaro Ridosso, oppure stravolgere la decisione negando l’arresto o mitigando la misura con i domiciliari. Ma ci potrebbe essere anche l’eventualità che i giudici della Suprema Corte possano rimandare tutto al Tribunale del Riesame per rivedere le esigenze cautelari. E così ripartirebbe il girotondo giudiziario.
Rosaria Federico


Articolo pubblicato il giorno 22 Gennaio 2018 - 22:07

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