Quattro sono state portate nella casa circondariale di Salerno a Fuorni; sei hanno ottenuto il beneficio dei domiciliari. Un’altra ha l’obbligo di presentazione quotidiana alla polizia giudiziaria. Secondo gli investigatori, non si trattava di una banda ma di vari gruppi che operavano in autonomia e in relazione. Gli stupefacenti venivano acquistati dai pusher nell’area vesuviana del Napoletano. Lo spaccio avveniva soprattutto nella frazione di Lavorate a Sarno, zona molta attiva come movida giovanile. Gli acquirenti, che spendevano anche migliaia di euro per la droga, non mancavano. L’operazione di oggi e’ la prosecuzione di un’altra, condotta sempre dai militari della stazione di Sarno, che lo scorso 11 dicembre aveva portato all’esecuzione della misura cautelare per altre undici persone. In quell’occasione, i principali indagati erano due.
Si tratta di persone gia’ sotto la lente degli inquirenti o condannati per lo stesso reato. Uno di loro, era agli arresti domiciliari nella sua villetta dalla quale operava vendendo la cocaina ai ‘clienti’ dal muretto di recinzione della propria abitazione. In questa tranche di inchiesta, i carabinieri hanno individuato una quindicina di assuntori di stupefacenti e arrestato, in flagranza, tre pusher. In totale, sono stati recuperati 600 grammi di hashish e quindici di cocaina. I carabinieri hanno monitorato nel corso dei mesi i movimenti dei pusher che agivano in autonomia e non collegati ad alcun gruppo criminale. In manette sono finite tutte persone di Sarno: Gerardo Robustelli di 46 anni, fratello di Pasquale,
l’ex rapinatore di blindati, che aveva organizzato il traffico di droga nella città dei sarrastri e finito in manette il mese scorso insieme con il primo gruppo di 10 complici tra cui la moglie. In carcere sono finiti anche Giovanni Stellato di 23 anni, che era ai domiciliari dallo scorso mese per l’inchiesta precedente, Gianluca Amato di soli 20 anni ma tra i più attivi pusher tanto da avere anche un minorenne come aiutante e infine Francesco Celentano di 27 anni. Ai domiciliari invece sono finiti Zaccaria Chajadine di 24 anni, Massimo Crescenzo di 49 anni, Antonio D’Angelo di 37 anni, Giovanni Violante di 31 anni, Domenico D’Amora di 25 anni e Umberto Bombino di 27 anni.Mentre ha ricevuto l’obbligo presentazione quotidiana presso la polizia il 20enne Karim Nadari.
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