Rapinatore seriale, ma pentito, ottiene uno sconto di pena di 23 anni rispetto ai 30 anni che avrebbe dovuto scontare. E’ il caso di un 50enne di Napoli, recluso nel carcere di Carcere di Campobasso per il cumulo delle pene inflitte per una decina di ‘colpi’ a mano armata, in varie regioni italiane, fino al 2007. Il suo legale, Stefano Sabatini, ha chiesto il sostanzioso sconto di pena innanzitutto per la “condotta irreprensibile dell’uomo in carcere” e per l’applicazione della disciplina del reato continuato, che prevede, nel caso in cui tutti i reati siano stati commessi in esecuzione di un unico disegno criminoso, l’applicazione della pena per il reato piu’ grave, aumentata fino ad un terzo. La vicenda si e’ trascinata fino in Cassazione, che ha accolto la tesi della difesa e rinviato il ricorso al Gup, che si uniformato alla decisione della Corte Suprema. Al 50enne restano ora da scontare altri cinque anni, prima di tornare libero. “Sono molto soddisfatto di quanto abbiamo ottenuto – ha infine dichiarato Sabatini -: una soddisfazione professionale ma soprattutto umana. Sono felice di aver potuto ridare una prospettiva ad una persona che aveva dimostrato di voler ripartire, pagando per gli errori commessi ma desideroso di avere un futuro”.
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