Cronaca Giudiziaria

Prostituta uccisa a Fuorigrotta: scagionato uno dei tre ragazzi

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Prostituta uccisa a Fuorigrotta da tre giovanissimi dopo una notte di alcol: assolto nel processo di Appello uno dei tre imputati condannati in primo grado. Il clamoroso colpo di scena ha riguardato Gennaro Bitonto, condannato in primo grado a 10 anni di carcere, e che da due era agli arresti domiciliari. Confermata la condanna a 15 anni e 4 mesi per Raffaele Velluso e ridi- mensionato quella a carico di Antonio Di Perna, scesa da 18 a 16 anni di reclusione.

Una notte di eccessi e abuso di alcool, poi la voglia di fare sesso a pagamento con alcune prostitute nigeriane che vendevano il proprio corpo a Fuorigrotta, nei pressi dello stadio San Paolo di Napoli. Quella notte, nel maggio del 2015, una di loro, Antonia Osaf, fu prima picchiata, poi accoltellata e lasciata agonizzante in un lago di sangue fino alla morte. I tre sono stati incastrati non solo dalle indagini degli agenti ma anche dalla riprese delle telecamere del distributore di benzina. Dalle immagini si vede i tra che arrivano con la loro auto in Via Terracina, si fermano vicino ad alcune prostitute. Dall’auto scendono in due e si avvicinano a una delle ragazze e tentano di strapparle la borsetta  poi interviene Antonia, e ciò scatenato la reazione di Di Perna che prima scende dall’auto, poi sarebbe tornato indietro per prendere qualcosa – gli inquirenti pensano che si tratti dell’arma del delitto – avvicinarsi alla vittima che cade per terra, mentre gli altri due le hanno strappato via la borsa. Uno dei tre ragazzi, Raffaele Velluso è il fratello di Agostino Velluso arrestato ad agosto perché accusato del tentato omicidio di Giuseppe Giannelli, il figlio del boss di Fuorigrotta e Bagnoli, Alessandro Giannelli arrestato a febbraio scorso mentre tentava la fuga in autostrada.

Il difensore di Gennaro Bitonto, l’avvocato Rocco Maria Spina è però riuscito a dimostrare, come riporta Il Roma, che l’allora 19enne non soltanto non aveva alcuna intenzione di prendere parte alla rapina e all’omicidio, ma che quando l’escalation di violenza era ormai diventata inarrestabile ave- va anche provato a distogliere gli altri due amici dal loro intento sanguinario. Insomma, la sua presenza sulla scena del delitto sarebbe stata solamente passiva.

 


Articolo pubblicato il giorno 27 Gennaio 2018 - 08:54
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