E’ caccia ai banditi che si sono resi protagonisti dell’ennesimo episodio inquietante avvenuto nella zona di Monteruscello a Pozzuoli, quartier generale del gruppo legato all’ormai ex boss fantasma Carlo Avallone, arrestato prima di Natale a Pescopagano in provincia di Caserta. E’ stato dato alle fiamme il furgone frigo, un Fiat Florino, del padre di Avallone, utilizzato dall’uomo per la commercializzazione di prodotti ittici. Il mezzo era fermo sotto l’abitazione del genitore di Avallone, di una delle tante palazzine “popolari”, in via Parini a Monterusciello. Secondo una prima ricostruzione fatta dai carabinieri due giovani con il capo coperto da passamontagna avrebbero data fuoco al furgoncino per poi dileguarsi coperti dall’oscurità.
Un segnale inquietante che viene letto dagli investigatori come segnale di sfida all’uomo che per mesi ha seminato il panico in tutta la zona flegrea a suon di stese, minacce e ferimenti per prendere il controllo della zona e spodestare “i vecchi” del clan Beneduce-Longobardi. Ma potrebbe esserci anche dell’altro dietro l’attentato. Gli inquirenti mantengono il più stretto riserbo sulle indagini. Si sta cercando di avere elementi utili alle indagini sia attraverso i filmati delle telecamere pubbliche e private poste nella zona sia attraverso fonti confidenziali per capire da dove arriva la nuova minaccia.
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