“A parole annuncia che forse un giorno darà, comunque solo quando avrà raggiunto l’età della pensione-privilegio che il Pd ha garantito a tutti i suoi adepti prima di vedersi bocciato alla prova delle urne. Nel frattempo, con entrambe le mani si comincia a mettere in tasca un bel bottino a spese dei suoi concittatini. Con un’abile mossa, Vincenzo Cuomo ha aumentato lo stipendio per sé, per il suo vicesindaco e per tutti gli uomini della sua giunta. Dimostrando di essere degno del titolo che gli hanno meritatamente attribuito, quello di furbetto del privilegio”. E’ l’accusa lanciata dal senatore del Movimento 5 Stelle, Sergio Puglia. “Astuto nell’interpretazione delle norme quando si tratta di applicarle per il suo personale interesse – sottolinea Puglia – il sindaco di Portici fece scuola quanto riuscì a far scattare la decadenza dalla carica di senatore tre mesi dopo la sua elezione a primo cittadino, così da raggiungere la data in cui avrebbe maturato la pensione da parlamentare. Una mossa da manuale del perfetto poltronista, figura magistralmente interpretata da Cuomo, messa a segno sfidando norme, procedure e codicilli. Medesima abilità replicata ora nel Comune che amministra. Il primo cittadino democrat ha impegnato per giorni interi l’ufficio di dirigenza al solo scopo di dare fondo a una normativa che gli ha consentito di aumentarsi l’indennità del 10%, fino a portarla a quota 4.340 euro. Con buona pace per le tante famiglie porticesi con un reddito pari o al di sotto della soglia di povertà. Questi sono gli uomini che amministrano il nostro paese sotto la bandiera del Pd. Gente a cui noi parlamentari del Movimento 5 Stelle abbiamo impartito una sana lezione, restituendo in cinque anni la somma di oltre 37 milioni di euro dal taglio dei nostri stipendi. Denaro con il quale abbiamo finanziato la nascita di oltre 7mila imprese, dando lavoro a più di 15mila persone”.
Articolo pubblicato il giorno 26 Gennaio 2018 - 15:09