Un post pubblicato sulla pagina Facebook di Pompei e che riguarda la storia antica del Parco archeologico, rivela che “Nell’immaginario collettivo – si legge nel post degli esperti del sito – acceso da fervida fantasia e stimolato da film, libri e documentari, si tende a concepire le lotte che avvenivano presso l’Anfiteatro come scontri epici tra gladiatori e belve feroci. La realtà sembra distaccarsi da questi scenari sanguinari sia per motivi tecnici che per motivi economici; in primis la struttura pompeiana non risultava dotata degli accorgimenti logistici necessari all’esibizione di felini di grossa taglia. In secondo luogo, il reclutamento di bestie feroci era molto costoso in termini di viaggio, cattura e trasporto”. Una novità che il sito archeologico ha voluto condividere con gli appassionati attraverso i social, non senza ringraziare per il boom di visitatori del 2017: “Grandi numeri per il Parco Archeologico di Pompei – si legge sulla pagina ufficiale – il 2017 si chiude con quasi tre milioni e quattrocento mila visitatori, +7,60 % rispetto allo scorso anno”.
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