Pompei, scoppiano le polemiche per la realizzazione di un grosso edificio all’interno del parco archeologico degli Scavi e realizzato proprio su commissione della stessa Soprintendenza Archeologica. “Apprendiamo, da una lettera esposto firmata dal responsabile del comitato territoriale del bacino del Sarno, che nell’area demaniale degli Scavi di Pompei, a pochi passi da via Plinio e dalla porta di Stabia, starebbe nascendo un grosso edificio direzionale destinato ad ospitare uffici. La struttura, in cemento armato, dovrebbe sostituire le ex ‘officine Falegnami e Fabbri’ della precedente soprintendenza. Il tutto, in una zona di protezione integrale (secondo il vigente piano paesistico dei comuni vesuviani). L’opera rispetta le norme del codice dei beni culturali? E soprattutto: quale autorità ha dato il permesso per la sua costruzione?”. Se lo chiedono, in una nota congiunta, i senatori Vincenzo D’Anna, Pietro Langella e Antonio Milo di Alleanza LiberalPopolare Autonomie, secondo i quali “la scelta di realizzare un simile scempio” è “assurda ed in netto contrasto con gli interventi messi a punto, finora, dal governo per il rilancio del sito archeologico mariano”.
Per D’Anna, Langella e Milo: “tutte le lodevoli iniziative sposate dal ministro Franceschini per Pompei, dallo stanziamento di fondi all’integrazione dei progetti finanziati dalla Regione e dalla Comunità europea, rischiano di venire vanificate al cospetto di simili abusi laddove assentiti o comunque realizzati in zone demaniali. Invochiamo pertanto, l’intervento urgente dello stesso ministro, oltre che della sovrintendenza e del governatore De Luca”.
La polemica arriva all’indomani della bella notizia sugli ingressi registrati con oltre 9mila presenze ieri nei siti archeologici vesuviani aperti gratis in occasione della prima domenica del mese. Gli Scavi di Pompei, secondo dati della Soprintendenza, contano 7.799 presenze, il Parco archeologico di Ercolano 1.455, gli scavi di Oplonti 156 e il Museo di Boscoreale 50, per un totale di 9.460 accessi. Novita’ con il nuovo anno nel sito di Ercolano: ci sara’ l’ampliamento dell’offerta di visita grazie all’impiego di sei nuovi addetti all’assistenza al pubblico e sorveglianza, assunti in seguito all’accordo tra il Parco Archeologico di Ercolano e Ales (la societa’ in house del ministero dei Beni e delle Attivita’ Culturali e del Turismo) che fornira’ anche due unita’ di supporto per gli uffici amministrativi del Parco.
Articolo pubblicato il giorno 8 Gennaio 2018 - 14:56