Napoli, fuochi di Sant’Antonio: i ragazzi chiedono scusa al carabiniere ferito. Incontreranno un carabiniere rimasto contuso la sera dei ‘fuochi’ di Sant’Antonio in Piazza Mercato a Napoli e gli chiederanno scusa. È stato fissato per oggi l’appuntamento di alcuni ragazzini della zona, insieme al presidente dell’Associazione Gioventu’ Cattolica, con il militare del Reggimento “Campania” che mercoledì scorso ha riportato un infortunio mentre tentava di bloccare alcuni di loro intenti ad accendere il fuoco. I ragazzi hanno espresso la volontà di porgere le scuse al militare. Un gesto positivo per la città soprattutto dopo gli episodi di Gaetano, il giovanissimo di Melito, e Arturo, 17enne di via Foria, aggrediti senza motivo da gruppi di violenti, tutti minorenni. E continua la solidarietà nei confronti delle giovani vittime aggredite senza motivo da gruppi di violenti. Prima la manifestazione pacifica al centro storico per sostenere Arturo che ha rischiato la vita per le numerose coltellate ricevute, poi quella partita da Scampia fino alla stazione della metro di Chiaiano, dove Gaetano, è stato picchiato, a cui i medici hanno dovuto asportare la milza. Oggi un altro corteo, nel napoletano, dove i ragazzi raggiungeranno l’ospedale ‘San Giuliano’ di Giugliano dove è ancora ricoverato proprio il ragazzino di Melito. Un segno per esprimere solidarietà partita dal basso ma che sta coinvolgendo anche cantanti, attori e uomini della società civile. C’è anche la firma di Fiorella Mannoia infatti nell’appello contro le violenze delle baby gang a Napoli, “Siamo con Arturo, Ciro e Gaetano – si legge nella petizione – e siamo con gli oltre 5000 studenti e studentesse che mercoledì 17 gennaio 2018, hanno attraversato Scampia in corteo al grido di Stop alle violenze”. “Occorrono più investimenti sui territori, combattere fenomeni come la dispersione scolastica, destinare fondi per quegli spazi sociali dove si lavora per favorire l’aggregazione giovanile, distruggere per sempre l’assioma che ‘con la cultura non si mangia’, perche’ quello che riscontriamo tutti i giorni in questo Paese è l’esatto opposto: che senza la cultura si muore”. Proposte queste che saranno affrontate in un dibattito organizzato da studenti e che si svolgerà fuori al liceo Cuoco a Napoli.
Articolo pubblicato il giorno 19 Gennaio 2018 - 12:14