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Minorenni schiavi: chiesti 36 anni di carcere per la gang dei rumeni

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Minorenni costretti a chiedere l’elemosina nei comuni dell’Agro nocerino: chieste pesanti condanne per il gruppo di rumeni che gestiva il business dei giovani “schiavi” ma anche l’immigrazione clandestina. la scoperta era stata lo scorso anno quando i carabinieri di Nocera arrestarono cinque cittadini della Romania in due diverse operazioni. Dalle indagini era emerso che il gruppo aveva fatto giungere clandestinamente in Italia oltre 30 persone. La bandaย operava in un campo abbandonato, alle spalle dello stadio di Nocera Inferiore.ย Il pubblico ministero Rocco Alfano, nel processo che si sta svolgendo in Corte d’Assise a Salerno ha chiesto otto anni di carcere ciascuno perย Zoltan Kozak, Mihaly Matyas (i due promotori del traffico di persone) e 6 anni ciascuno perย Cornel Coaniciu e due donne. Dalle indagini condotte dai carabinieri era venuto fuori uno scenario inquietante: ragazzini minorenni “schiavi” costretti a chiedere l’elemosina in tutti i comuni dell’Agro. Come ai vecchi tempi venivano accompagnati ovunque: vicino ai semafori, supermercati, chiese, ospedali strutture pubbliche, banche.Chi tra i ragazzini osava ribellarsi o tornava a casa a mani vuote, veniva picchiato o peggio, non gli si concedeva neanche di mangiare.

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Gli schiavi dovevano versare ai capi dellโ€™organizzazione dai 10 ai 15 euro al giorno per estinguere il debito di viaggio e alloggio offerto dalla gang. I tre in concorso con altri tre connazionali, tra i quali anche il figlio minore di Kozak โ€“ secondo lโ€™accusa โ€“ erano un gruppo criminale che reclutavano connazionali in Romania per portarli in Italia e indurli a mendicare. Quando le povere vittime provavano a ribellarsi venivano picchiate e costrette a ritornare in strada per fornire ai capi la paga quotidiana. A occuparsi del trasporto in Italia dei connazionali Cornel Comaniciu che prendeva dai paesini piรน poveri del paese, diseredati ai quali paventava la possibilitร  di una vita migliore. Ma giunti in Italia, i rumeni โ€“ donne e uomini โ€“ venivano assegnati a una zona nella quale dovevano chiedere lโ€™elemosina per pagare il viaggio in Italia e fornire al gruppo criminale lauti guadagni.Le vittime venivano ospitate in un campo nei pressi dello Stadio San Francesco, costretti allโ€™accattonaggio e a vivere in una situazione di degrado e povertร . Lโ€™ospitalitร  e il viaggio in Italia dovevano essere pagati con turni estenuanti dinanzi ai semafori, o davanti ai luoghi di culto e negozi qualsiasi fossero le condizioni meteorologiche. Il debito non si estingueva mai e i ragazzini schiavi erano costretti per anni a sottostare alle richieste del gruppo criminale. Fino a febbraio scorso, quando i carabinieri arrestarono i tre.


Articolo pubblicato il giorno 13 Gennaio 2018 - 08:54
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