Una donna migrante partoriente sarebbe stata abbandonata a se stessa nel centro di accoglienza di Quarto. E’ quanto denuncia sulla propria pagina facebook l’Associazione antirazzista interetnica “3 Febbraio”. “Un’altro episodio di mala accoglienza a Quarto, chiediamo soccorso e sostegno per i rifugiati!
Nel centro di via Seitolla a Quarto siamo venuti a sapere di condizioni terribili in cui sono tenuti i richiedenti asilo. Molti di loro ci hanno inviato video e hanno più volte denunciato un clima di isolamento, di negligenza e mancanza di assistenza. E’ il caso che viene denunciato in questo video dalla La Stampa di una donna che sta quasi per partorire e a cui non vengono date cure.
E’ solo grazie alla nostra opera che ha potuto avere un consulto medico presso il punto di soccorso della struttura di EMERGENCY a Castelvolturno.
Ci sembra disumano che nostri simili vivano in queste condizioni mentre sulla loro pelle sono milioni di euro quelli che guadagnano i titolari di progetti di accoglienza e proprietari dei centri. n on vogliamo far passare questa ennesima ingiustizia e facciamo appello alla gente di buona volontà, alla gente solidale e antirazzista a reagire e ad unirsi con noi in questa denuncia.
Purtroppo assistiamo oggi contro i profughi e gli immigrati ad un clima sempre più negativo: solo qualche mese fa in un centro di Gricignano di Aversa un richiedenti asilo Bob Alagiee è stato aggredcito a colpi di arma da fuoco dal proprietario del centro, così negli scorsi mesi in un centro di Marano un bambino è morto senza che ancora si sia fatta luce sull’accaduto.
Sono tanti gli episodi che ci fanno parlare di una condizione in cui la vivibiltà delle persone sopratutto se immigrati è continuamente minacciata e messa a rischio.
Non possiamo ammettere che la vita di chi fugge da guerre e aggressioni e che cerca qui scampo sia trattata in questo modo.
Chiunque ha a cuore l’umanità si schieri!”.
Ma Carmine Morelli, il referente del centro immigrati flegreo parlando cn l’agenzia Ansa ha spiegato: “La donna partoriente non e’ in carico al nostro centro. Le e’ stata fornita ospitalita’ ed assistenza da una ventina di giorni in quanto raccolta nei pressi della stazione di piazza Garibaldi a Napoli, in fuga, pare dalla Sicilia. In piu’ di una occasione e’ stata sottoposta alla cure dei sanitari dell’ospedale civile di Pozzuoli e le sono state offerte tutte le cure mediche necessarie. Inoltre ci stiamo interessando presso la Prefettura, non possedendo documenti, sul da farsi. In attesa continueremo a fornirle l’assistenza necessaria. Dovra’ partorire — tra cinque, sei settimane e tra qualche giorno tornera’ in ospedale per le visite di routine”.
Articolo pubblicato il giorno 29 Gennaio 2018 - 19:36