Una manciata di metri separa via Marche da Scampia, precisamente la Masseria Cardone, Miano, dov’è nato e cresciuto il settimo di otto figli di un papà venditore di palloncini all’Edenlandia. “Una famiglia semplice, con pochi mezzi ma tanta dignità”, commenta Francesco Liccardo, al secolo Franco Ricciardi noto cantante neomelodico promosso a “pontiere” tra la canzone verace e il rap.
Trent’anni e più di attività che saranno celebrati sabato 6 gennaio con “Luci di Scampia”, un concerto in piazza Giovanni Paolo II, oramai piazza Ciro Esposito, ma soprattutto una festa: dalle 16.30 al via l’intrattenimento con le attività del centro territoriale Mammut con il Mammut Bus, camper trasformato in ludoteca. Quindi break dance e poi, dalle 21.00, il via alla musica.
“Finalmente a casa mia”, ha scritto su Facebook Franco Ricciardi. “Tenevo tantissimo a tornare nei miei luoghi per raccontare ciò che mi è successo negli ultimi anni, dal David di Donatello per Song’ e Napule ai brani per la serie Gomorra, fino alla mia versione di Tu vuò fa’ l’americano usata nello spot di Dolce e Gabbana e al ruolo di attore in Ammore e malavita. – continua – La mia carriera ha avuto una svolta importante, non mi definiscono più come un cantante napoletano, anche se io sono fiero delle mie origini e della mia storia. Canterò nella piazza principale di Scampia e mi auguro di vederla gremita, deve essere una serata speciale per la mia gente e per tutta la città”.
Luci di Scampia è un titolo ad hoc per “accendere un faro su questa zona tanto chiacchierata e portare la mia testimonianza, quella di un ragazzo che partendo dal nulla è riuscito a conquistare nel tempo e con perseveranza una carriera artistica. Oggi Scampia è cambiata, non è più quella di un tempo. È cresciuta, si è evoluta, ci sono tantissime iniziative culturali, una trasformazione importante. Come ho provato a sintetizzare in Capisce a me, che era nel mio ultimo album Blu, in cui ho mostrato una Scampia tutta a colori”.
A dividere il palco di Scampia, con il cantante partenopeo, alcuni amici come Rocco Hunt, Lucariello ed Enzo Dong e tanta musica che sarà la vera protagonista della serata: un condensato negli ultimi vent’anni di carriera, da 167, scritto con Peppe Lanzetta, ad ‘A verità, il brano del David, fino a ‘A storia e Maria, Uommene e Malammore, tre brani inseriti nella serie famosa serie Gomorra. Ma non mancheranno di certo tanti brani dell’ultimo lavoro, Blu.
Franco Ricciardi parte dalla dance, da Clap clap (primo talent della tv) su Raidue con Barbara Boncompagni, poi i primi dischi da neomelodico, anche se all’epoca – era il 1986 – la definizione non era ancora nata. Poi la svolta con Cuore nero, il disco e il tour del 1997 con i 99 Posse, una meravigliosa collaborazione spontanea che ha aperto la mente ad altre influenze.
Dalla realtà brutale di Gomorra, quindi, a quella grottesca e provocatoria dei fratelli Manetti, dalla dance al neomelodico ai live di Milano e di Londra: tutto questo è Franco Ricciardi.
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