Luca Materazzo sarà trasferito in Italia. La Corte di Giustizia spagnola ha accolto la richiesta italiana per l’estradizione per Luca Matarazzo, il trentenne napoletano accusato di aver ucciso lo scorso anno il fratello Vittorio con oltre 30 coltellate a Napoli il 29 novembre del 2016. Il delitto avvenne in viale Maria Cristina di Savoia, a Chiaia. Dopo un anno di latitanza, l’uomo e’ stato arrestato il 2 gennaio a Siviglia in un ristorante, dove faceva il cameriere. Il 7 febbraio e’ prevista l’udienza preliminare davanti al Gup di Napoli, ma l’avvocato difensore, Gaetano inserra, chiedera’ al giudice una sospensione in quanto l’imputato non ha ancora svolto l’interrogatorio di garanzia. Materazzo potrebbe arrivare in Italia gia’ martedi’ mattina.
Probabilmente, Luca Materazzo sarà rinchiuso carcere di Poggioreale. A questo punto potrebbe presenziare all’udienza preliminare per l’omicidio premeditato del fratello, fissata per il 7 febbraio davanti al giudice Alfonso Sabella. Lo auspicano i pm Francesca De Renzis e Luisanna Figliolia, titolari del fascicolo con il coordinamento del procuratore aggiunto Nunzio Fragliasso. I suoi legali, tuttavia, stanno ancora mettendo a punto la strategia difensiva: avranno necessità di parlare a lungo con lui e chiederanno probabilmente un rinvio dell’udienza preliminare.
La difesa contesta gli esiti dell’esame del Dna, che secondo l’accusa incastra Luca Materazzo, e potrebbe chiedere nuovi esami e approfondimenti. La Procura invece ritiene blindata l’inchiesta. Resta da capire se qualcuno abbia aiutato il giovane laureato in Giurisprudenza durante la latitanza. Gli accertamenti tecnici compiuti dalla squadra mobile hanno accertato che nessuno dei familiari o degli amici ha avuto contatti con lui, ma non si può escludere che la vigilanza della polizia sia stata in qualche modo elusa. Per favoreggiamento e false dichiarazioni al pm era già finito sotto inchiesta l’imprenditore Domenico Giustino, padre di Mariange la, ex fidanzata di Luca: per lui il processo comincerà il prossimo 23 maggio. Giustino, secondo l’accusa, non disse agli inquirenti dei contatti intercorsi tra lui e le sorelle di Luca, tra lui e i difensori di Luca. Parallelamente alla vicenda penale prosegue, sia pure a rilento, la causa civile sull’eredità del padre di Luca e Vittorio Materazzo, l’ingegnere Lucio. Si attende di sapere se il giovane arrestato accetterà o meno la propria quota, con la quale, in caso di condanna per il reato di omicidio, potrebbe risarcire la vedova e i figli del fratello. Luca Materazzo, dunque, ha perso il primo round: si era opposto al rientro in Italia, mentre il pubblico ministero spagnolo aveva espresso parere favorevole all’estradizione.
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