Luca Materazzo resta in carcere o no? E’ questo il dilemma delle ultime ore dopo le ultime mosse della difesa spagnola del giovane avvocato della Napoli bene accusato di aver ucciso il fratello Vittorio con 40 coltellate lo scorso anno. Rinchiuso da martedì scorso nel carcere Soto del Real di Madrid, Luca Materazzo secondo il suo avvocato spagnolo Maria Teresa Olmeda Sanchez, non dovrebbe essere estradato perché il codice penale spagnolo non contempla l’ergastolo per il reato pure gravissimo omicidio premeditato aggravato – di cui è accusato in Italia. Per cui, la giustizia iberica potrebbe considerare non applicabile il procedimento di estradizione richiesto da quella italiana per un delitto castigato con il carcere a vita.
Ma ieri iI giudice madrileno Diego de Egea y Torròn ha notificato ai legali italiani dell’indagato, Gaetano e Maria Luigia Inserra un provvedimento in cui annuncia che entro dieci giorni Luca Materazzo sarà estradato in Italia: “Questo non è un processo ex ante che possa o no determinare la responsabilità penale dell’indagato, ma ha l’unica funzione di verificare che gli elementi per l’arresto e la consegna esistono e sono conformi alla legislazione europea”. L’avvocatessa spagnola di Materazzo, Maria Teresa Olmeda Sanchez, aveva infatti presentato ricorso sostenendo che la consegna dell’indagato alle autorità italiane dovesse essere bloccata “per mancanza dei dati sui fatti che danno luogo alla richiesta”. La difesa potrebbe presentare appello: la legge spagnola lo consente, come ricorda il giudice de Egea y Torròn, entro cinque giorni a partire da quello successivo alla notifica del provvedimento. In quel caso competente a decidere sarebbe la Audien- cia Nacional, tribunale che ha giurisdizione su tutta la Spagna ed è competente per gli appelli di questo tipo.
Ma, se Olmeda Sanchez ha già an nunciato che lo farà, i legali italiani del giovane sono scettici sull’utilità di un ricorso. Secondo l’avvocato Gaetano Inserra “La partita è ancora aperta ma crediamo sia preferibile giocarcela a Napoli. In Spagna i margini sono molto stretti”. Il magistrato spagnolo, infatti, ribadisce più volte che la propria competenza è limitata alla verifica delle condizioni per la consegna dell’indagato all’Italia: poiché la richiesta avanzata dal nostro Paese è conforme alle norme europee, “la consegna avverrà entro dieci giorni dalla presente disposizione”. Poiché l’ordinanza porta la data del 5 gennaio, dunque, a metà mese Luca Materazzo dovrebbe dunque essere in Italia per essere accompagnato in carcere.
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