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Influenza, emergenza nei pronto soccorso degli ospedali napoletani

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Influenza: picco nei pronto soccorso a Napoli, +20/30% afflusso. I casi di influenza aumentano l’afflusso nei pronto soccorso e i ricoveri in ospedale a Napoli. La crescita di presenze e degenze e’ del 20-30%, secondo stime ancora provvisorie del capo dipartimento dell’Asl Napoli 1, Giuseppe Russo, che aggiorna il direttore generale Mario Forlenza quotidianamente. L’iperafflusso, spiega Russo, rimarra’ una costante fino a meta’ gennaio, quando l’influenza registrera’ il suo picco di contagio, e per contrastare quella che rischia di trasformarsi in una emergenza barelle sono stati presi diversi provvedimenti. Ogni ospedale dovra’ dotarsi di un numero “congruo” di posti letto da riservare a chi viene colpito dal virus influenzale, pure riducendo i ricoveri non di urgenza e dimettendo pazienti anche nei giorni festivi. Come gia’ fatto dal Cardarelli, nei nosocomi saranno sospesi i congedi ordinari di medici e infermieri se ve ne e’ necessita’.



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L’azienda sanitaria sta monitorando l’andamento degli afflussi, per intervenire tempestivamente in caso di criticita’ particolari. In ogni caso, le presenze nei pronto soccorso non hanno numeri molto diversi da quelli dello scorso anno in questo stesso periodo. “C’e’ uno sforzo organizzativo e di presenze non indifferente da parte del personale sanitario – sottolinea Russo – e cerchiamo di far fronte a ogni possibile inconveniente con abnegazione”.

Già da ieri è scattata il livello di criticità “gialla” al Cardareli “Come principale presidio campano, l’ospedale Cardarelli continua ad essere fortemente sotto pressione a causa dell’altissimo numero di accessi degli ultimi giorni. Il dato preoccupante riguarda, come e’ ovvio, il numero di barelle che ha superato alle ore 8,30 di questa mattina la soglia di criticita’ “gialla””. E’ quanto si legge in una nota dove si spiega che “per fronteggiare la situazione nelle prima ore del mattino si e’ tenuta una riunione straordinaria alla quale hanno partecipato, oltre al Direttore Generale, il Direttore Sanitario, il Bed manager, il Direttore Dipartimento DEA, il Direttore del P.S./O.B.I., il Direttore U.O. Medicina d’urgenza, il Direttore del Servizio Professioni Sanitarie (infermieri, O.S.S., tecnici); a stretto contatto con il Direttore Dipartimento Medicine polispecialistiche e con i singoli primari sia dell’area di emergenza che dell’area delle medicine che si sono portati personalmente nei reparti per coordinare quanto di loro competenza, si e’ provveduto ad una ricognizione dei posti letto disponibili entro le successive 6/8 ore, e all’effettiva copertura dei turni da parte del personale”.


Articolo pubblicato il giorno 8 Gennaio 2018 - 22:27


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