Gomorra si, Gomorra no. sarà questo il tema centrale di uno dei prossimi dibattiti politici che si scateneranno a Napoli. A fare scattare la molla dei “Contro-Gomorra” ci ha pensato l’altro giorno il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris che parlando a Radio Kiss Kiss Napoli e rispondendo ad una domanda sul pericolo emulazione derivante da fiction come ‘GOMORRA’. aveva detto: “Sono favorevole a manifesti di una pubblicità progresso, sono stato uno dei primi ad evidenziare il pericolo di una certa emulazione nella rappresentazione cinematografica del male. Non dico che non si debbano fare fiction e film sulla camorra, ma si sta dando una narrazione davvero devastante della nostra città. Sto parlando con tanti poliziotti, carabinieri e magistrati e percepisco la loro preoccupazione”. E di ieri invece l’approvazione, a maggioranza di un documento della commissione politiche Sociali della quarta Municipalità, presieduta dal consigliere Mario Maggio, con la richiesta diretta “all’ufficio Cinema del Comune di Napoli di rifiutare le autorizzazioni alle riprese di scene per la strade della città e in particolare sulle vie della nostra circoscrizione per tutte le produzioni che hanno come tema la camorra e la criminalità organizzata. In particolare -si legge nel documento a firma di Maggio e del vicepresidente del gruppo dei Riformisti, Antonio Napolitano – vista la recrudescenza di attività criminali concomitanti con la visione della serie Gomorra”. E apriti cielo. Il dibattito politico si è scatenato visto che l’atto non viene riconosciuto dal presidente della Quarta Municipalità, ovvero San Lorenzo-Vicaria-Poggioreale-Zona industriale, Giampiero Perrella, il quale parlando con Il Mattino spiega: “Si tratta di un’iniziativa autonoma di alcuni consiglieri, fermo restando che Gomorra non è il mio genere e credo sia diseducativo. Da qui ad inibire le riprese di una fiction ce ne passa”. Il quotidiano napoletano fa parlare anche altri presidenti di Municipalità come. Francesco de Giovanni (Chiaia-San Ferdinando-Posillipo) che dice: “Gli esempi negativi purtroppo questi ragazzini ce li hanno sotto casa. Bisogna partire da lì. Dire che è colpa di Gomorra è paradossale. Prima di Gomorra non c’erano le baby gang?”. Mentre Ivo Poggiani, presidente della Municipalità III sostiene: “Più che censurare una fiction bisogna creare percorsi di prevenzione”. E infine Maurizio Moschetti, presidente della Municiplaità 7 quella di Secondigliano-San Pietro a Patierno-Miano, maggiormente interessata alle riprese della fiction, afferma: “Anziché prendercela con Gomorra facciamo in modo tale che non accadano più fatti di cronaca gravi”
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Articolo pubblicato il giorno 21 Gennaio 2018 - 08:00