Giuseppe Cuomo, berlusconiano della primissima ora, fedele al partito. Un cuore azzurro, ormai infranto, a seguito della sua non candidature alla Camera dei Deputati sotto la bandiera di Forza Italia. Il sindaco di Sorrento, al suo secondo mandato, con un passato politico importante è rimasto fuori dai giochi, così come altri colleghi della penisola Sorrentina. “Mi dispiace non aver potuto offrire un contributo come rappresentante di un’area di eccellenza a livello nazionale – dice Cuomo – La scelta dei candidati rivela la logica che ha mosso la composizione delle liste, senza necessità di commentarle. Serve una profonda riflessione sugli errori commessi per evitare che si ripetano in futuro – conclude il sindaco di Sorrento – Ora spetta agli elettori fare la propria scelta, nella consapevolezza consapevoli che il territorio ha perso un’altra occasione”. Sulla stessa lunghezza d’onda c’è la fascia tricolore di Meta, Giuseppe Tito. Il sindaco fino a pochi giorni fa era in lizza per il posto nel collegio uninominale per la Camera. “La scelta di candidati più vicini ai territori, primo fra tutti la penisola sorrentina, avrebbe rafforzato il Pd che già è atteso da una battaglia difficili”. Probabilmente ad influire sulla sua non candidatura sono state le vicende giudiziarie. Infatti il 28 febbraio il sindaco rischia di essere rinviato a giudizio per presunti appalti pilotati nel comune. Un altro primo cittadino in pole per la candidatura alla Camera ma che poi ha rifiutato è stato Luca Mascolo, lo confermano le sue parole: “Sono stato io a rifiutare la nomination dice il primo cittadino di Agerola Le mie priorità restano il Comune e l’Ente idrico campano di cui sono presidente”. Intanto è ritornata in campo Annalisa Vessella, moglie dell’ex deputato Michele Pisacane schierata dal centrodestra nell’uninominale per la Camera dei Deputati.
Articolo pubblicato il giorno 31 Gennaio 2018 - 10:48