Tanti volti noti e qualche possibile sorpresa tra i papabili candidati alle elezioni politiche del 4 marzo nei collegi della Campania, che eleggerà 60 deputati e 29 senatori (seconda regione dopo la Lombardia per numero di parlamentari). C’è una peculiarità tutta campana che si propone ad ogni tornata elettorale sia nazionale che amministrativa: parliamo dei figli (o nipoti) di. Anche questa volta ce ne saranno. E in quasi ogni schieramento. In Campania si candideranno “big” come Luigi Di Maio, candidato premier del Movimento 5 Stelle e Mara Carfagna, parlamentare uscente e consigliere comunale di Forza Italia a Napoli, e nomi alla prima candidatura nazionale come Piero De Luca, figlio del governatore campano Vincenzo, e Licia Polizio, avvocato di Francesca Pascale, compagna di Silvio Berlusconi. E sempre salernitano, anzi cilentano, è un altro figlio d’arte, Simone Valiante, il papà è Antonio ex vicepresidente della giunta regionale di Antonio Bassolino. Valiante jr è il braccio armato di Michele Emiliano in Campania. Insomma rappresenta la minoranza nel Pd, paradossalmente ben più al sicuro dell’affollatissima maggioranza. Per lui una ricandidatura. Nipote di ma alleato del Pd, nonostante le critiche feroci soprattutto dello zio a Renzi, è Giuseppe De Mita. Che ha lasciato l’Udc di Cesa e i progetti dei moderati berlusconiani, per rimanere nell’alveo governativo con il nuovo soggetto politico “Civica popolare” presentato nei giorni scorsi e guidato da Beatrice Lorenzin e sostenuta dai De Mita appunto, Dellai, Casini, D’Alia, Olivero e Messina di Idv.
Grandi manovre ancora in corso per il Partito democratico che completerà le liste entro domani, in tempo per l’incontro a Roma previsto l’8 gennaio tra tutti i segretari regionali. Ancora lavori in corso a Napoli dove si attende il sì di Paolo Siani, presidente della Fondazione Polis e fratello di Giancarlo, giornalista del “Mattino” ucciso dalla camorra nel 1985. Dovrebbero cercare la riconferma gli uscenti Leonardo Impegno, Valeria Valente (nel 2016 candidata a sindaco e oggi anche consigliere comunale di Napoli), Marco Di Lello e il segretario regionale campano Assunta Tartaglione. A Salerno, salvo sorprese dell’ultimo minuto, il posto da capolista dovrebbe andare a Piero De Luca, figlio del presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, mentre tra i nomi principali nelle altre province figurano Umberto Del Basso De Caro a Benevento e Luigi Famiglietti ad Avellino, entrambi parlamentari uscenti. Ancora incerta la presenza nelle liste di Rosa D’Amelio, attuale presidente del Consiglio regionale della Campania. A Caserta possibile presenza in lista per Stefano Graziano, presidente regionale del partito, e Pina Picierno, attuale europarlamentare.
Forza Italia schiererà candidati radicati sul territorio, a partire da Mara Carfagna per la quale non è stata ancora sciolta la riserva sulla circoscrizione. Qualora la scelta, come sembra, dovesse ricadere su Napoli, a Salerno la scelta per “l’anti-De Luca” ricadrebbe su Gaetano Amatruda, vice coordinatore provinciale, o il consigliere comunale Roberto Celano. E sempre nelle file azzurre milita anche un altro candidato al Parlamento con un cognome assai noto, Armando Cesaro. In questo caso sarebbe proprio staffetta padre-figlio, visto che Luigi chiuderà una carriera lunghissima in Parlamento cominciata nel 1994. Armando ha già ereditato dal papà lo scranno in consiglio regionale superando le 22 mila preferenze. Il rampollo ha un ottimo rapporto con il Cavaliere ma soprattutto con Francesca Pascale.Quasi certe le candidature dei consiglieri regionali Gianpiero Zinzi e Massimo Grimaldi, così come quella del segretario regionale del partito Domenico De Siano. Sempre a Salerno molto probabili le candidature di Licia Polizio, avvocato di Francesca Pascale, di Antonio Fasolino, 11mila preferenze alle regionali del 2015 con la lista “Caldoro presidente” e di Caterina Miraglia, ex assessore della Giunta regionale Caldoro. Resta il punto interrogativo sull’eventuale disponibilità del rettore dell’Università di Salerno Aurelio Tommasetti.Un altro figlio di certamente candidato è Emilio Montemarano. Figlio dell’ex potentissimo manager dell’Asl Napoli 1 e poi assessore regionale alla Sanità, Angelo Montemarano, attualmente direttore sanitario di una clinica privata. Milita nel nuovo partito di Arturo Parisi, Energie per l’Italia. Suo è un record nazionale: nel 2006 con 8 mila preferenze arrivò secondo in consiglio comunale a Napoli. Prima di lui il capolista del Pdl: un tal Silvio Berlusconi.
Con il Movimento 5 Stelle tenteranno la rielezione in Parlamento gli uscenti Luigi Gallo, Sergio Puglia, Angelo Tofalo e Andrea Cioffi, mentre a Salerno ha presentato la sua autocandidatura l’avvocato Oreste Agosto, autore del ricorso al Tar per incompatibilità tra le cariche di sindaco di Salerno e sottosegretario ai Trasporti che portò alla decadenza di De Luca da sindaco di Salerno nel 2014. Liberi e Uguali al suo esordio punterà sui nomi già noti di Arturo Scotti e Guglielmo Epifani, quest’ultimo capolista Pd nella circoscrizione Campania 1 alle elezioni politiche del 2013, con la possibile sorpresa, ancora tutta da confermare, di una candidatura per l’ex sindaco di Napoli e governatore campano Antonio Bassolino, candidato alle primarie del Pd per le amministrative napoletane del 2016 e sconfitto da Valeria Valente tra molte polemiche. Quasi certe, nelle file di Fratelli d’Italia, le candidature di Edmondo Cirielli e Antonio Iannone.
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